Continuando a festeggiare il 1° marzo (data che si potrebbe proporre come Giornata Internazionale della Treggia; beh, oramai ci sono "giornate internazionali" anche per il thè al limone, per la colombofilia e per i cugini di 3° grado, quindi una in più non darebbe fastidio), ecco un automezzo che davvero sembra anticipare la bella stagione alle porte. Davvero un tipo da spiaggia, con la sua colorazione e, soprattutto, l'ondata blé sulla fiancata che "fa mare"!
E dire che siamo, invece, lassù sui monti; e in un luogo che gli aficionados del TB hanno già imparato a conoscere: il mitico Mignanego nell'alta Val Polcevera. Proprio lui, quello della Topolino TO 111111. E, va da sé, di mezzo c'è Fabrizio, il nostro agente a Genova (tra parentesi, se ci fosse un appassionato cubano di stanza all'Avana, città principe delle treggione americane degli anni '40 e di quelle del realismo socialista, que me contacte alla svelta; potremmo così avere anche il nostro agente all'Avana!). Insomma, Mignanego sta entrando di diritto nell'Olimpo dei Luoghi Treggistici di importanza capitale!
Il T2 mignanego-balneare è del 1982 ed è, permettetemi di dirlo, un capolavoro assoluto. Mette allegria e fa splendere il sole. Sia lode a chi ha deciso di conciarlo a questo modo. Fa venire la voglia di piantare tutto e andarsene a giro per il Mediterraneo in culo a ogni cosa; e fa bene Fabrizio, nella sua mail, a evocare Bob Dylan, la Beat Generation e quant'altro; credo non sarebbe spiaciuto punto a Arlo Guthrie (che in Alice's Restaurant, come si sa, va in giro con un T1 rosso, il "babbo con gli occhioni" del T2). Magari a Mignanego non ci sarà il ristorante di Alice ma quello di Zi' Rosa con le trenette, il prebuggiun, la çimma e la fugassa, ma va bene lo stesso; e va bene vederci il nostro Tipo da Spiaggia anche in qualche altra inquadratura:
Come ogni Treggista autentico, Fabrizio non si contenta certo delle inquadrature esterne; gli interni delle tregge sono, infatti, quasi sempre delle vere e proprie miniere di informazioni, che molto ci dicono dei proprietari. "Parlano", per così dire. E così scopriamo, nel piacevole disordine del mezzo, cuscini tubolari (segno evidente che il mezzo serve anche per dormir viandando), borse colorate, nastro, bottiglie d'acqua ammezzate:
Dietro, invece, il delizioso ensemble composto dalle tendine azzurre, dal libro da colorare per bambini, cavi e altre carabattole:
Facile a questo punto pensare a una giovane famiglia "alla scazzo", magari abitante nella zona fra gatti, polli, paperi e Transporter "ondosi"; o perlomeno, così a me piace pensare. Ma qualcosa mi dice che non sono lontano dal vero!
E dire che siamo, invece, lassù sui monti; e in un luogo che gli aficionados del TB hanno già imparato a conoscere: il mitico Mignanego nell'alta Val Polcevera. Proprio lui, quello della Topolino TO 111111. E, va da sé, di mezzo c'è Fabrizio, il nostro agente a Genova (tra parentesi, se ci fosse un appassionato cubano di stanza all'Avana, città principe delle treggione americane degli anni '40 e di quelle del realismo socialista, que me contacte alla svelta; potremmo così avere anche il nostro agente all'Avana!). Insomma, Mignanego sta entrando di diritto nell'Olimpo dei Luoghi Treggistici di importanza capitale!
Il T2 mignanego-balneare è del 1982 ed è, permettetemi di dirlo, un capolavoro assoluto. Mette allegria e fa splendere il sole. Sia lode a chi ha deciso di conciarlo a questo modo. Fa venire la voglia di piantare tutto e andarsene a giro per il Mediterraneo in culo a ogni cosa; e fa bene Fabrizio, nella sua mail, a evocare Bob Dylan, la Beat Generation e quant'altro; credo non sarebbe spiaciuto punto a Arlo Guthrie (che in Alice's Restaurant, come si sa, va in giro con un T1 rosso, il "babbo con gli occhioni" del T2). Magari a Mignanego non ci sarà il ristorante di Alice ma quello di Zi' Rosa con le trenette, il prebuggiun, la çimma e la fugassa, ma va bene lo stesso; e va bene vederci il nostro Tipo da Spiaggia anche in qualche altra inquadratura:
Come ogni Treggista autentico, Fabrizio non si contenta certo delle inquadrature esterne; gli interni delle tregge sono, infatti, quasi sempre delle vere e proprie miniere di informazioni, che molto ci dicono dei proprietari. "Parlano", per così dire. E così scopriamo, nel piacevole disordine del mezzo, cuscini tubolari (segno evidente che il mezzo serve anche per dormir viandando), borse colorate, nastro, bottiglie d'acqua ammezzate:
Dietro, invece, il delizioso ensemble composto dalle tendine azzurre, dal libro da colorare per bambini, cavi e altre carabattole:
Facile a questo punto pensare a una giovane famiglia "alla scazzo", magari abitante nella zona fra gatti, polli, paperi e Transporter "ondosi"; o perlomeno, così a me piace pensare. Ma qualcosa mi dice che non sono lontano dal vero!