lunedì 9 aprile 2012

Illenisti. L'universo del Marco Polo. (1)




1. e 2. Vedute generali.

Con questa serie di post, tutti dovuti alla magica fotocamera di Fabrizio di Genova, il Treggia's Blog s'imbarca forse nella sua più incredibile avventura. Questo automezzo non è, infatti, una semplice "treggia": è un universo a sé stante. Lo stesso Fabrizio, da intenditore sopraffino qual è, se ne deve essere accorto immediatamente: e ha scattato trentacinque foto di questo automezzo, in ogni suo particolare. E' oramai un bel po' che Fabrizio me le ha mandate, e vi posso assicurare che tutte, dalla prima all'ultima, meritano di essere viste. Il TB, penso, vi ha abituati sovente a uscire dall'ordinario automobilistico; ma qui siamo tout court fuori dall'ordinario in senso generale.

Si capirà bene che gestire trentacinque foto di un solo automezzo comporta qualche problema; chiaramente non si può fare un solo post di dimensioni mostruose. Tutto il materiale è stato quindi suddiviso in diversi post, raggruppati in una nuova categoria apposita sovrapposta alle due già esistenti per il Fiat Daily e le Tregge Genovesi. Andiamo quindi a incominciare, con una necessaria precisazione. Nei post compariranno nomi, cognomi e altri dati personali, dato che i proprietari del mezzo li hanno affissi in ogni dove sull'automezzo stesso, che è fermo sulla pubblica via a Genova. Credo sia comunque opportuno specificarlo prima di procedere.


3. Identificazione del mezzo

L'automezzo è un Fiat Daily del 1985, si trova come detto parcheggiato in una data zona di Genova e ha un nome ben preciso: si chiama "Marco Polo" (che, nel prosieguo dei post, sarà abbreviato costantemente in "MP"). Questo è il nome che gli ha dato il proprietario, di chiara origine siciliana: il signor Salvatore Cannata, che dichiara le sue generalità sullo sportello anteriore sinistro (lato guida), assieme a due dei suoi pressanti interessi: il Ponte di Messina e Scilla e Cariddi. Vedremo meglio in seguito quanta importanza abbiano queste due cose nell'Universo MP.

Il signor Cannata sono in realtà due (probabilmente fratelli, o padre e figlio). Nell'Universo MP uno e bino (bino è l'aggettivo numerale per "due" corrispondente al trino biblico) questo apparirà del tutto normale. La binità marcopoliana si compone infatti del signor Salvatore Cannata e del signor Franco Cannata. Costoro ricoprono le importantissime funzioni di inventori e ricercatori, costruttori di città e, soprattutto, di Illenisti:


4. Inventori e ricercatori, costruttori di città, Illenisti.

Quel che appare dal "collage" riportato sopra (che ci presenta peraltro anche il signor Salvatore Cannata affacciato alla finestra della sua abitazione) ci introduce più a fondo nei misteri dell'universo marcopoliano. Le prime due attività dei signori Cannata sono infatti chiarissime: essi ricercano e inventano, e costruiscono città. La terza attività, invece, attiene evidentemente ad un universo parallelo che non ci è noto, e del quale il MP costituisce forse l'ingresso: l'Universo Illenista. Come il sottoscritto, cerchereste inutilmente su Google qualche riferimento: non ce n'è. Scervellandomi per penetrare in questo arcano, sono arrivato a ipotizzare un qualche collegamento con l'Ellenismo, ma sul MP non è presente neppure una lettera dell'alfabeto greco. Che cosa saranno, dunque, gli Illenisti? L'umanità attende una risposta. Qualche indicazione, forse, riusciranno a darla i numerosi messaggi in codice presenti sull'automezzo, tra i quali questo ci sembra particolarmente interessante:


5. Buttala dendro

Appare probabile che il mistero degli Illenisti risieda all'interno del MP, cui purtroppo Fabrizio non ha potuto o voluto avere accesso: conscio forse di trovarsi davanti all'ignoto, ha preferito limitarsi a fotografare quel che si vedeva alla luce del sole. Le implicazioni magico-sciamaniche sono palesi: quel dendro del messaggio, infatti, non può che essere ricollegato al greco δένδρον (si legge dèndron) "albero", e l'albero, come si sa, ha connotazioni rituali e druidico-mistiche che ci fanno pensare realmente all'impensabile. L'invito a "buttarla dendro" sarà dunque rivolto all'albero magico, come il mitico frassino Yggdrasill della mitologia nordica? Buttare, poi, che cosa?

L'inquietudine aumenta leggendo questi ulteriori avvertimenti presenti sul MP:



6. Il quartiere stanco. Intimidazione a Genova.

Viviamo sicuramente in un'epoca violenta. Anche gli Illenisti devono fare i conti con la cattiveria del mondo, in questa continua Götterdämmerung che non ha rispetto neppure per il soprannaturale. Apprediamo così che il MP, baluardo di sacralità (oltre che di ricerca e invenzione, e di urbanistica applicata), deve lottare, assieme al suo dendro, contro cose assai volgari e terrene come i danneggiamenti alle autovetture, per gli autori dei quali si prospettano pene terribili. Pene che, però, anche la binità Illenista deve purtroppo subire: ma è possibile che anche le entità divine debbano avere a che fare con la proprietà privata, sorbendosi minacce, incendi e recisioni di gomme? Gli Illenisti, quindi, hanno dovuto confrontarsi con questo malvagio universo: la decisione di dotarsi di un'arma da fuoco contro chi, novello Bernardo Provenzano, lascia i pizzini sul parabrezza e danneggia il MP, non lascia adito a dubbi.

(1 - continua)