7. e 8. Vedute di posteriore e di profilo del Marco Polo. Ingresso a indicibili misteri?
RIASSUNTO DELLA 1A PARTE. Il "Marco Polo" è un furgone Fiat Iveco Daily del 1985 parcheggiato in una strada di Genova. I suoi proprietari, i signori Cannata Salvatore e Franco (inventori e ricercatori, costruttori di città e Illenisti), sottoposti a continue minacce e vessazioni da parte del vicinato e costretti a loro volta a forme estreme di autodifesa, vi tengono in realtà oscuri e sfuggenti rituali magico-sciamanici. Il "Marco Polo" come porta d'ingresso a un universo parallelo?
9. Storico e culturale. Brevetti immortali.
I signori Cannata, pur nell'inquietante quantità di misteri che avvolgono il MP, dimostrano comunque un lodevole rispetto della Legge: da questo avviso presente sull'automezzo (nel quale dichiarano ulteriormente le loro attività compresa quella, fondamentale, di Illenisti), si evince infatti che le loro invenzioni (o creazioni) sono state regolarmente brevettate, e la cosa - come si vedrà meglio più sotto- ha dei risvolti non indifferenti. E' giunto il momento di addentrarci in tali invenzioni, partendo subito da una apparentemente "minore", ma che già fa perlomeno intuire in che cosa consista l'Illenismo applicato: il sistema di frenatura e segnalazione del "Marco Polo".
10. Varie. Il sistema di frenatura e segnalazione (veduta generale).
In questa immagine generale, la descrizione accurata del sistema di frenatura e segnalazione inventato dagli Illenisti (con relativo schema di funzionamento, applicato però a un camion) si trova appiccicata sulla parte destra del finestrino (si prega di cliccare sull'immagine per una migliore visualizzazione). Tralasciando per ora le comunicazioni affisse sulla parte sinistra (tra le quali, comunque, una riflessione filosofica sull'amore e l'odio che, tra le altre cose, ci fa sapere che degli Illenisti si dev'essere occupato anche l'importante e diffuso periodico Cronaca Vera), si può vedere come l'ingegnoso meccanismo creato dai signori Cannata possa applicarsi anche a degli scooter. Naturalmente, anche qui si sono verificati per i nostri Illenisti alcuni spiacevoli contrattempi con le autorità: in particolare con due vigili urbani genovesi (dei quali vengono declinati nominativi e matricole con precisione). Secondo il principio universale ubi maior, minor cessat, però, ci hanno pensato i Carabinieri a rimettere a posto i due agenti municipali, senza contare che gli Illenisti hanno pensato bene, per tutelarsi ancor più nei confronti delle cieche e sorde autorità cittadine, di rivolgersi, nell'ordine: 1) al Capo dello Stato; 2) all'Antitrast; 3) al Ministro di Giustizia. Da elogiare sicuramente questo comportamento consono alle Leggi, che senz'altro -come espressamente dichiarato nella comunicazione- evitato una rivolta. E a Genova, fin dai tempi del famoso Giovan Battista Perasso (5 dicembre 1746), di rivolte sono senz'altro esperti. Ma vediamo adesso nel dettaglio come funziona il sistema brevettato di frenatura e segnalazione del MP, applicabile ad ogni mezzo di locomozione:
11. Brevetto.
Secondo tale sistema, premendo fino in fondo il pedale del freno, si accendono le segnalazioni "rallento" e gli "stop"; premendolo invece leggermente si accende soltanto "rallento" mentre, con la retromarcia inserita, si accende "manovra". Il tutto è collegato a un interruttore centrale in cabina: nella foto in alto, sotto il titolo, si vede chiaramente (sopra i portelloni posteriori) l'intero ambaradàn.
(2 - continua)
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