martedì 18 settembre 2012

Carrelba '12 (13) - La ferrarese del Pradarighetto




Per l'amico Fabrizio di Genova le 128 sono all'ordine del giorno; Genova, come si sa, è una vera e propria Centoventòzia. Per me, invece, le 128 sono sempre una gran bella trovaglia; e, quest'estate, l'Elba ha voluto regalarmene una davvero speciale. E' la prima 128 di prima generazione che inserisco di persona sul TB e, comunque sia, penso che si tratti comunque di una cosa non propriamente comune data l'oramai remota antichità di tale autovettura. Eccovi dunque questa "ferrarese" del 1970.




Ora, naturalmente, bisognerebbe riuscire almeno un po' a sapere che diavolo ci faccia una 128 del 1970, targata Ferrara, nelle campagne di Marina di Campo (ed un posto che si chiama "Campo", comunque, ha buone probabilità di avere discreti pezzi di campagna). Più esattamente, siamo in un luogo detto il Pradarighetto, vale a dire il "Prato di Arrighetto" (all'Elba sarebbe più facile trovare un vichingo con le corna che qualcuno che pronunci una doppia "r"); si chiama così da sempre, persino la mia bisnonna Dini Giuseppa (nata nel 1888 e morta nel 1968) lo chiamava così e se ne evince che l'Arrighetto che aveva il prato in quel posto sia campato qualche secolo fa; e così sia. Ci passo però spesso quando sono a Campo, dal Pradarighetto, perché è una delle famose scorciatoie che tagliano verso casa mia. Solo che è una stradina che parcheggiarci una macchina è, come dire, un po' problematico; buon per il ferrarese che vi è riuscito, e soprattutto buon per me che ci sono passato al momento giusto. Perché questa macchina, in cinquant'anni di Marina di Campo, proprio non ce la avevo mai vista e significa quindi che è venuta davvero da Ferrara o dintorni per approdare in un posto poco conosciuto persino dagli indigeni. Misteri e meraviglie del Treggismo Militante®, e uno dei più classici interventi del Dio de' Bivi!