Il Dune Buggy è la macchina simpatica per eccellenza; nata per essere "giovane" e "sbarazzina", ha avuto -come è facile immaginare- il suo grande momento di gloria negli anni '70. Questo esemplare bresciano è però del 1980, ed è tra i più classici: il Dune Buggy "Hobbycar" Volkswagen su meccanica, indovinate un po', del Maggiolino (su meccanica del Maggiolino sembra che siano stati prodotti mezzi che vanno dal carrarmato al triciclo). A dire la verità, l'idea nacque oltreoceano; fu infatti un progettista californiano di scafi in vetroresina, tale Bruce Meyers, a iniziarne la produzione e la vendita in kit. Ebbene sì: il Dune Buggy era venduto originariamente in scatolone di montaggio. O si aveva un'officina in casa, insomma, o bisognava portare lo scatolone da un meccanico e farselo assemblare pezzo per pezzo. Fatto sta che l'idea ebbe un successo clamoroso.
L'immagine del Dune Buggy (tutti, più o meno, sanno che si pronuncia danbàgghi ma sarà meglio ricordare che l'espressione significa, alla lettera, "moscerino della duna", o come diremmo meglio, "delle dune") non è separabile da quella degli anni '70; questo fiammante esemplare reperito in quel di Chiessi in un torrido pomeriggio attorno a Ferragosto ne ha tutte le caratteristiche, compresa la grafica e l'iconografia da "figli dei fiori". Tutto a posto? Può darsi. C'è però un piccolo particolare di cui è necessario tenere conto, che qualcuno avrà già notato sulla targa: il bollino della Lega Nord (cliccare sull'immagine sotto per ingrandirla):
Naturalmente, lungi da me ostracizzare una treggia del genere per un bollino di una formazione politica che non riscuote propriamente le mie simpatie; potrei fare un'eccezione solamente se recasse simboli dichiaratamente nazifascisti. Però, come dire, tutti 'sti anni '70 e tutto il figliodeifiorame stonano un po' con Borghezio (anche se Maroni, come tutti sanno, iniziò la sua carriera politica nelle file di Democrazia Proletaria). Vabbè, vorrà dire che a Chiessi ho scovato il primo Lega Buggy della storia, anche se di dune all'Elba ce ne sono ben poche a meno di non andare a sterminare famigliuole scorrazzando sulla spiaggia di Marina di Campo.