giovedì 5 novembre 2009

Lo squalo




Vederne in giro una berlina è ancora relativamente (e treggisticamente) comune, tanto è vero che, in questi giorni, ne ho perse almeno un paio in mezzo al traffico; ma una Break è una vera rarità, talmente grossa da passare tranquillamente sopra anche alla targa non contemplata da questo blog (ma è certa la ritargatura: la produzione della gamma DS cessò infatti nel 1975, e la Break vide la luce nel 1968).

E c'è poco da fare: questa automobile non finirà mai di incantare, di stupire, di inchinarsi. A volte mi capita, mentre mi fermo a fotografare delle macchine, di sentire su di me degli sguardi -come dire- un po' stupiti da parte dei passanti. Ma quando, in pieno giorno e in una via trafficatissima, mi sono messo a fotografare questo capolavoro dell'arte moderna, anche la gente che passava lo ha trovato del tutto ovvio, con tanto di anziano signore che me lo ha detto esplicitamente.

Lo Squalo, o Le requin, la chiamavano. E squalo in tutto lo era e lo è tuttora, non soltanto per la sua linea. Ad esempio, forse non tutti sanno che per le sue particolari sospensioni oleopneumatiche, a macchina spenta è impossibile applicare a una DS le bieche (e, a mio parere, illegali) "ganasce". Uno squalo e una piratessa, quindi. E comunque sia, ganasce o non ganasce, semplicemente un bel vedere.