venerdì 6 novembre 2009

Si sta come d'autunno...




...sulle tregge, le foglie. E siamo ancora davanti a Villa Panico, un posto occupato all'interno di un ex manicomio, un posto dove non si vive secondo le regole borghesi. Un posto dove si può trovare parcheggiata questa cosa, in modo del tutto ovvio, naturale.

Una cosa perché non lo si potrebbe mai definirlo un rassicurante camper, neanche proto. Ma, forse, la migliore definizione la si otterrebbe semplicemente cambiando una vocale: una casa. Un automezzo dove qualcuno vive per la strada, viaggiando, senza la cosiddetta fissa dimora. Più di un particolare fa propendere per questa ipotesi: le tende nascondono un interno dove qualcuno, sulla strada, desidera comunque proteggere un po' di intimità.

Quale storia ci possa essere dietro, non mi è dato saperlo; e, anche se lo sapessi, non lo racconterei. Le foglie gialle cadute gli danno una specie di ornamento, o di protezione. Quanto del mondo avrà visto, e quanto vi si sarà svolto dentro. E nessuno lo penserebbe mai vedendo una esagerata, mostruosa, modernissima mobilhome di quindici metri.