mercoledì 6 aprile 2011

Il carrozziere di Figline: (1) Bianchina, e non solo





Intro - Ogni anno, all'inizio della primavera, fioriscono i Carrozzieri. L'anno scorso toccò a quello di Pontenure, vicino a Piacenza, quest'anno, invece, siamo più vicini a casa, e più precisamente nella storica cittadina di Figline Valdarno. I carrozzieri, come è noto, allignano prevalentemente nelle periferie cittadine e ne' centri minori; questi ultimi, in particolare, presentano sovente caratteristiche ancora pienamente artigianali, con titolari e maestranze che si dedicano a lavori che farebbero impallidire un frate certosino (sempre che ce ne siano ancora, di trappisti e cistercensi). Ma siccome a noialtri Treggisti Militanti importa relativamente poco dei certosini (a meno che non si spostino su un furgone del 1951 o roba del genere, il che s'addirebbe peraltro non poco alla severa regola cluniacense), sarà meglio concentrarsi sui carrozzieri che, come in questo caso, riservano sorprese mozzafiato. I prossimi post saranno dedicati a quest'officina presso la quale mi sono fermato per puro caso, al ritorno da un trasporto sanitario presso il locale ospedale. Un luogo che non mi suscita ricordi piacevoli per questioni assolutamente personali, sebbene oramai lontane nel tempo; ma il carrozziere figlinese mi ha un po' riconciliato con la sua cittadina, assieme ad un certo olietto extravergine colà prodotto e che mi è stato ammannito a sufficienza da chi lo produce.

La Bianchina dà fuoco alle polveri del Carrozziere Figlinese; il quale, come si vedrà meglio nei prossimi post, è specializzato in Cinquini di ogni epoca e d'ogni più bizzarro colore. Bianchina? Non solo; meglio sarebbe definirla Bianchina e Rossina, questa Autobianchi Bianchina Panoramica "DOC" a cavallo tra il 1963 e il 1964; un'altra treggia, insomma, che ha la mia età. Recentemente rimessa a posto in ogni suo millimetro quadrato dalle pazienti e sapienti mani del carrozziere (ed è bene ricordare che, nonostante la specializzazione, ogni carrozziere di vecchio stampo sa fare anche il meccanico e l'elettrauto, così come ogni meccanico e ogni elettrauto della medesima scuola sa fare anche il carrozziere). Dev'essere sicuramente la vettura-bandiera della carrozzeria in questione, perché nel piccolo ufficio interno ci sono fior di foto dei raduni (generalistici e specificamente dedicati alle Bianchine) cui ha partecipato. Una vera e propria delizia degli occhi, coi suoi due colori che già da soli fanno un'epoca; ma dove si vedono ancora cose del genere? Dulcis in fundo, anche una targa cui manca un étte per essere particolare. Come dire: dopo aver convenientemente spiegato a tutta la carrozzeria che non s'era fatto male nessuno (ero piombato dentro con un'ambulanza, è bene ricordarlo), sono rimasto là per mezz'ora a saltellare, dimenticandomi colpevolmente del povero volontario che mi stava accompagnando, e che se ne stava buono buono...