Il lavoro del carrozziere, come detto, necessita di una pazienza stratosferica; quando poi il carrozziere giunge a una certa età e ha oramai rimesso in sesto tutte le esigenze quotidiane dei clienti che gli si rivolgono per aggiustare le clìe, le grandipunte e i sùvvi, può dedicarsi ai balocchi e mettere la sua arte (per me di arte si tratta) al servizio del Treggismo Militante®, quello duro e puro, senza compromessi. Il vecchio carrozziere è un alleato naturale del Treggista, e in questo blog se ne sono già visti numerosi esempi.
Per esempio, il nostro Carrozziere di Figline si sta dedicando tibetanamente al restauro di questa cosa qui. Lì per lì, quando me la sono trovata davanti (o meglio, quando mi sono trovato davanti la scocca gnùda & crùda sistemata sui supporti di lavoro), la prima impressione è stata che, da buon nonno qual sicuramente è, il carrozziere stesse fabbricando un'automobilona a pedali per i nipotini. Il carrozziere, vistomi grattar la pera, mi si è avvicinato e, con aria quasi di sfida, mi ha chiesto: Secondo lei questa cos'è? Silenzio perfetto. No, non avevo proprio la benché minima idea di che cosa fosse quella specie di macchininona che mi ricordava anche i modelli in plastica della Norev con cui giocavo da bambino alluvionandoli in vasca da bagno e divertendomi anche a catapultarli col pisellino. Dopo qualche interminabile secondo di silenzio, e visto il perdurare della mia aria interrogativa (ma stavo per rispondergli: "La 113 di Topolino!"), il carrozziere ha finalmente sciolto il mistero: si tratta della scocca di una Fiat 500 spàide, vale a dire di uno di quei simil-spaiderini che negli anni '50 e '6o venivano a volte prodotti a partire dalle utilitarie. Ma, ovviamente, non me la sento di inserirla tra le Cinquecento; sta perfettamente nelle Cose perché è una cosa in corso di lavorazione, una Thing in progress che, probabilmente, rimarrà thing anche quando i lavori saranno terminati.
Naturalmente il carrozziere ha tenuto a dirmi che "ne esistono solo cinque o sei esemplari"; pur credendo ciecamente alla cosa, debbo dire che questa è una delle più tipiche affermazioni dei carrozzieri e dei meccanici che restaurano tregge & affini. In ogni carrozzeria del genere c'è sempre qualcosa di cui "esistono solo cinque o sei esemplari", ed è davvero very carrozzery. Giuro che, anche se sapessi che di una data cosa in restauro di esemplari ne esistessero ancora sette o otto, o addirittura nove o dieci, tacerei rigorosamente. Cinque o sei sono, e cinque o sei debbon restare. Sono un Treggista, e come tale non amo distruggere le illusioni di chicchessia: e questo sia ben chiaro!
Per esempio, il nostro Carrozziere di Figline si sta dedicando tibetanamente al restauro di questa cosa qui. Lì per lì, quando me la sono trovata davanti (o meglio, quando mi sono trovato davanti la scocca gnùda & crùda sistemata sui supporti di lavoro), la prima impressione è stata che, da buon nonno qual sicuramente è, il carrozziere stesse fabbricando un'automobilona a pedali per i nipotini. Il carrozziere, vistomi grattar la pera, mi si è avvicinato e, con aria quasi di sfida, mi ha chiesto: Secondo lei questa cos'è? Silenzio perfetto. No, non avevo proprio la benché minima idea di che cosa fosse quella specie di macchininona che mi ricordava anche i modelli in plastica della Norev con cui giocavo da bambino alluvionandoli in vasca da bagno e divertendomi anche a catapultarli col pisellino. Dopo qualche interminabile secondo di silenzio, e visto il perdurare della mia aria interrogativa (ma stavo per rispondergli: "La 113 di Topolino!"), il carrozziere ha finalmente sciolto il mistero: si tratta della scocca di una Fiat 500 spàide, vale a dire di uno di quei simil-spaiderini che negli anni '50 e '6o venivano a volte prodotti a partire dalle utilitarie. Ma, ovviamente, non me la sento di inserirla tra le Cinquecento; sta perfettamente nelle Cose perché è una cosa in corso di lavorazione, una Thing in progress che, probabilmente, rimarrà thing anche quando i lavori saranno terminati.
Naturalmente il carrozziere ha tenuto a dirmi che "ne esistono solo cinque o sei esemplari"; pur credendo ciecamente alla cosa, debbo dire che questa è una delle più tipiche affermazioni dei carrozzieri e dei meccanici che restaurano tregge & affini. In ogni carrozzeria del genere c'è sempre qualcosa di cui "esistono solo cinque o sei esemplari", ed è davvero very carrozzery. Giuro che, anche se sapessi che di una data cosa in restauro di esemplari ne esistessero ancora sette o otto, o addirittura nove o dieci, tacerei rigorosamente. Cinque o sei sono, e cinque o sei debbon restare. Sono un Treggista, e come tale non amo distruggere le illusioni di chicchessia: e questo sia ben chiaro!