mercoledì 15 luglio 2009

A Pisa si fa così




Non è certo la prima volta che questo blog ospita tregge targate Pisa, e non è assolutamente un caso. In prìmisse, Pisa di per sè è una treggia, con tanto di Treggia Pendente, Treggia de' Miràoli e, soprattutto, un'epica treggia travestita da squadra di calcio che, nell'anno del suo centenario, è riuscita prima a farsi sbattere in serie C al 94' e poi a fallire (in concomitanza con la promozione in serie A del Livorno, va detto con estrema perfidia per aumentare il dolore, la sofferenza e la disperazione dei pisesi). In secùndisse, attenendosi strettamente agli automezzi, quelli targati Pisa promanano un fascino del tutto particolare, un mix tra campagne di Cenaia, distributori sulla strada pe' Laiatico, zappe abbandonate all'ingresso di Lari, pesca alle cèe a Boccadarno e la sagra der conìgliolo 'oll'uvetta a San Romano.

Ora, non vorrei dire. Magari questo stupefacente 'àmpere sorpreso in una via di Firenze è stato a Caponòrde, a Caposùdde e anche a Capo Sant'Andrea all'Elba. Magari il suo proprietario è un fiorentino che -succede anche questo!- l'ha tenuto con la targa di Pisa. Nulla da dire, poi, sul vecchio Fiat dugentrentotto (plurale: dugentrentotti), che a suo tempo faceva anche da ambulanza in tutta Italia (e sul quale, lo dico per esperienza, oltre a stare pigiati come sardine e a sedere anche sul minuscolo strapuntino posteriore, si pigliavano delle capate che, in confronto, quelle del dottor Panvini a bordo del "Cavodurno" in Zitto e nuota! sono una barzelletta): un automezzo che appartiene alla Storia delle Tregge come Giulio Cesare appartiene alla storia di Roma. Però questo esemplare è da Specola. Da Museo della Treggia, se un fausto giorno ne esisterà uno (ho già pronto il nome qualora fosse impiantato a Nuiòrche: Treggenheim Museum). In una parola: da applauso.

Quando l'ho visto, ho rischiato di farmi tamponare da una fila di macchine lunga un chilometro. Non importa. Per i pezzi da 90 (velocità massima da nuovo, ora comunque è sempre capace di tirare fino ai 42/43 all'ora senza difficoltà) è necessario assumersi dei rischi. Io non mi tiro indietro. Giammai. Jamais de la vie!