Non so per quanto tempo avevo fatto la posta a un'autentica ducavàlli "Charleston" (quella rossa e nera, che del tutto casualmente sono i colori dell' Anarchia; e con questo il Treggia's Blog diventa automaticamente sovversivo); fatto sta che, con sommo piacere, la prima Charleston del Treggia's Blog mi proviene da un contributo esterno particolarmente gradito, dato che questa foto è stata scattata nientepopodimento che a Piacenza, e da una piasintëina che mi è -per usare un eufemismo- particolarmente cara. Insomma: grazie Daniela, ti giuro che anche la famosa granata che ho fuor dall'uscio sarà targata PC 666 e che assurgerà agli onori del blog!*
Scattata a Piacenza, dicevo: però la ducavalli Ciarleston è targata Brescia. Sulle targhe di Brescia devo fare un excursus. Quand'ero più giovane di ora, e già indefesso (poco inde e assai fesso) "cacciatore di targhe", non avrei mai creduto che -giunte alla lettera "A" prima Firenze e poi Bologna- proprio Brescia si installasse dopo di loro. Mi aspettavo Genova, Palermo e Bari; ma Brescia fregò tutte quante. Quando mi accorsi che Brescia le stava fregando tutte, cominciai a seguire la cosa con trepidazione. Alla fine, un giorno d'estate all'Elba, vidi la fatidica "BS A0..." e qualcosa mentre Genova, Palermo e Bari ancora navigavano in acque lontane. Una outsider. Per questo le targhe di Brescia mi fanno ricordare i bei tempi che furono; quelli in cui si poteva ancora divertirsi con nulla, a questo modo. Poveri francesi, che anche loro son passati alle funeste non-targhe a base di AA 000 AA.
E beato il proprietario di un'autovettura del genere. Sto crepando di invidia; ma ancora, no, non è finita!
*si tratta qui, ovviamente, di una comunicazione altamente crìptica che, almeno per ora, soltanto la diretta interessata può cogliere. Ma non passerà molto tempo che tutti voi vedrete qua dentro qualcosa di assolutamente fuori dall'usuale. Ve lo garantisco.
Scattata a Piacenza, dicevo: però la ducavalli Ciarleston è targata Brescia. Sulle targhe di Brescia devo fare un excursus. Quand'ero più giovane di ora, e già indefesso (poco inde e assai fesso) "cacciatore di targhe", non avrei mai creduto che -giunte alla lettera "A" prima Firenze e poi Bologna- proprio Brescia si installasse dopo di loro. Mi aspettavo Genova, Palermo e Bari; ma Brescia fregò tutte quante. Quando mi accorsi che Brescia le stava fregando tutte, cominciai a seguire la cosa con trepidazione. Alla fine, un giorno d'estate all'Elba, vidi la fatidica "BS A0..." e qualcosa mentre Genova, Palermo e Bari ancora navigavano in acque lontane. Una outsider. Per questo le targhe di Brescia mi fanno ricordare i bei tempi che furono; quelli in cui si poteva ancora divertirsi con nulla, a questo modo. Poveri francesi, che anche loro son passati alle funeste non-targhe a base di AA 000 AA.
E beato il proprietario di un'autovettura del genere. Sto crepando di invidia; ma ancora, no, non è finita!
*si tratta qui, ovviamente, di una comunicazione altamente crìptica che, almeno per ora, soltanto la diretta interessata può cogliere. Ma non passerà molto tempo che tutti voi vedrete qua dentro qualcosa di assolutamente fuori dall'usuale. Ve lo garantisco.