Non so quanto, a Firenze, possa far piacere averci una gemella pisana; ma c'è poco da fare. Ecco infatti un'altra Lancia Fulvia GT verde, targata (Dio ne scampi!), Pisa. Confidiamo naturalmente sul fatto che, essendo la vettura stata reperita all'Elba, il proprietario sia rigorosamente un elbano; e, del resto, a mio disdoro debbo dire che quando abitavo a Livorno avevo anch'io la macchina targata Pisa. Dopo aver rimembrato questo indecoroso episodio, non possiamo comunque che toglierci il cappello di fronte a quest'altra Fulvia, ancora bella "in banda" e pienamente in uso dopo una quarantina d'anni; anche perché, a differenza della gemella fiorentina, questa è lasciata tranquillamente al sole con una temperatura che quel giorno sarà stata di 40 gradi all'ombra (e non c'era ombra), perdipiù in un posto dell'isola che -tanto per ribadire il concetto- presenta toponimi e odonimi come "Seccheto", "via del Forno", "via Bollecaldaie" e cosine del genere che non ricordano senz'altro l'Islanda. Insomma, per una macchina del genere, seppur immatricolata a Pisa, l'applauso è d'obbligo.