Con le tregge NO TAV della Valsusa eravamo rimasti fermi allo scorso 21 luglio, e nel frattempo di cose ne sono successe, lassù; tra i soliti non-cantieri aperti, altri arresti di militanti e roboanti dichiarazioni di tutto un mix di potenti sui quali, almeno qui, vorrei far calare un silenzio carico di disprezzo. Preferisco lasciar parlare, per quel che attiene a questo blog, le foto di una delle più straordinarie cataste di tregge che mi sia stato dato di vedere, un mucchio selvaggio inestricabile che, ricordo, si trova in un'officina meccanica sulla Statale 25, esattamente a metà strada tra Bussoleno e Susa. Sicuramente uno dei luoghi mitici del Treggia's Blog.
Si parte qui con questa vettura che non saprei bene individuare (e qui, lo dico sin da ora, chiamo a raccolta tutti i collaboratori del blog per un'eventuale mano); tra un cantuccio di una A112 che si intravede, un paio di alberi, una caterva di pneumatici e un cofano smontato giace questa cosa di non pochi anni fa che potrebbe, e ripeto potrebbe, essere una Lancia degli anni '40 o giù di lì.
La difficoltà, lo ricordo, è stata quella di scattare delle foto senza poter entrare nell'officina; quel giorno (il 25 febbraio 2012) era infatti chiusa. Rimarrà probabilmente l'ultimo esempio di contorsionismo & acrobazia effettuato dal sottoscritto, che peraltro granché agile non è mai stato nemmeno a vent'anni e figuriamoci a quasi cinquanta. In questo secondo gruppo si distingue chiaramente il retro di una Lancia 2000 HF rossa, carrozzata Pininfarina. Il resto sono retri di un paio di vetture vecchissime, anch'esse stile anni '30 o '40, più "qualcosa" sotto un telone. Il tutto assolutamente inaccessibile in mezzo alla sterpaglia.
La Lancia HF 2000 Pininfarina si precisa un po' meglio spostandosi verso la fitta rete di recinzione; se ne legge anche la targa TO H69562, che la situa al 1973.
In questa seconda catasta, invece, le tregge si riconoscono con facilità: una Lancia Fulvia berlina e un arrugginito Fiat 1100T a "muso lungo" che deve provenire veramente dal primo dopoguerra o roba del genere.
La medesima inquadratura a campo più lungo, dove si apprezzano meglio la Fulvia e tutto l'insieme, corredato dal classico Apino 50 trasformato in deposito di rottami (chissà come piacerebbe al sindaco di Firenze!)
Non è finita qui con la Valsusa e le sue tregge NOTAV; state pur certi che ci tornerò. Per l'intanto, suggerisco a tutti di godersi appieno queste meraviglie della produzione treggistica valligiana, chissà che non riescano buone anche per bloccare qualche cantiere...
La medesima inquadratura a campo più lungo, dove si apprezzano meglio la Fulvia e tutto l'insieme, corredato dal classico Apino 50 trasformato in deposito di rottami (chissà come piacerebbe al sindaco di Firenze!)
Non è finita qui con la Valsusa e le sue tregge NOTAV; state pur certi che ci tornerò. Per l'intanto, suggerisco a tutti di godersi appieno queste meraviglie della produzione treggistica valligiana, chissà che non riescano buone anche per bloccare qualche cantiere...