giovedì 2 febbraio 2012

Tra le Ottocentocinquàntidi




Con questo mese di febbraio sono ricominciati, lo avrete ben notato, gli inserimenti dei Collaboratori del TB. "Collaboratori" è, ci tengo a dirlo, un termine estremamente di comodo; in realtà intendo il loro rapporto col TB come del tutto paritario. Almeno fin quando non decideranno di aprire un blog per conto loro, il TB è pienamente loro e possono farne ciò che vogliono; il qui presente si limita ad inserire le foto ed un commento più o meno sensato (ma se desiderassero spedirmi anche il commento già fatto, andrebbe benissimo). La cosa è particolarmente evidente nel caso di Mark B. e delle sue tregge stupefacenti: se non erro, mi sembra che una volta mi abbia detto di avere scattato parecchie migliaia di fotografie, un autentico patrimonio che questo blog riesce a documentare soltanto in minima parte; e lo stesso vale, ad esempio, per Fabrizio e per le sue tregge genovesi (che presto rivedrete in abbondanza), per i Caporniani e per tutti coloro che hanno trovato nel TB un "outlet" seppur forzatamente imperfetto.

Assieme a Mark B., ci spostiamo oggi nel magico e particolare mondo delle Ottocentocinqùantidi, vale a dire i "modelli speciali" derivati dalla Fiat 850. Negli anni '60 e '70 era una costante: sul modello-base di grande successo e di enorme diffusione, prodotto dalla grande casa automobilistica, una pletora di piccole case produttrici, carrozzieri eccetera producevano (utilizzandone in toto la meccanica, ma sbizzarrendosi sulle carrozzerie, sugli accessori, sui potenziamenti eccetera) delle serie limitate che, va da sé, col tempo sono diventate delle autentiche rarità (lo erano anche da nuove!). È il caso della Carrozzeria Vignale di Torino, che produsse una sua versione della 850 Coupé: la Fiat 850 Coupé Vignale, appunto. Qui ne vediamo un esemplare "siculo" del 1969.