La Fiat 128 Special verde, per me, è una specie di tuffo al cuore. Il perché l'ho raccontato in un altro post dedicatole specificamente (che è pure tra i dieci più letti del TB); solo che quella 128 Special veniva da Genova e non era stata fotografata da me. Questa qua, invece, è la prima che vedo di persona da quando ho iniziato il blog, e non importa se è a due invece che a quattro porte e se ha già la targa "aranciobianconera" (che ci sta veramente malissimo) del 1976. E' lei insomma, e in una forma del tutto particolare.
Donne, 'e c'è l'ortolano! Eh, le care, vecchie consegne a domicilio del negoziante! Per l'appunto, però, la via dove ho beccato al mattino presto la 128 Special è rimasta una via di botteghe; tra le quali, appunto, l'ortolano. E' parcheggiata proprio davanti, in evidente attesa che l'ortolano ci salti sopra e cominci le consegne della frutta e della verdura. E la cosa appare ancor più chiara dalla foto che segue:
Eccoci qua; cassetta di banane in primo piano e, dietro, insalata e pomodori. Peccato che mi fossi fermato in una posizione pressoché criminale e che abbia avuto pochissimo tempo per ritrarre la vettura; se avessi potuto riprendere tutto il bendiddìo che c'era a bordo, la 128 Special del '76 sarebbe immediatamente divenuta un'icona del movimento Vegan. Una verdurina su quattro ruote. L'emblema della salute motorizzata. Il vessillo della freschezza.