I meccanismi che hanno portato all'affermazione e alla grande diffusione dei SUV andrebbero studiati a fondo, a mio parere; non hanno a che fare soltanto con la storia dell'automobile, ma anche e soprattutto con quella del costume e con la sociologia. Che cos'è che ha portato un mezzo "settoriale", nato e prodotto per tutt'altri scopi, ad imporsi presso una clientela prevalentemente cittadina nonostante le sue dimensioni ingombranti, la sua scomodità nel traffico e nel parcheggio, i suoi consumi elevati e il suo prezzo? Bisognerebbe appunto essere un sociologo, per capirlo appieno; uno specialista che sappia spiegare bene i meccanismi della creazione del cosiddetto Status symbol, uno "status" che ha come target soprattutto tutti coloro che sono disposti a indebitarsi fino all'osso del collo per sembrare ciò che non sono.
Eppure basta girare per una qualsiasi città: i SUV, oramai, sono una fetta consistente del parco circolante. Il Treggista Militante®, pur ferocemente avverso a tali automezzi (e per una caterva di validissimi motivi, ivi comprese le bieche e numerose "mammine col SUV" e tutti coloro che, già incapaci a guidare una Panda, si ritrovano sotto le chiappe un autentico carrarmato senza cingoli), ne prende atto; e, non essendo un sociologo, si limita a cercare, se possibile, di tracciare una storia. Gliene dà occasione questa Range Rover con targa bolognese del 1981.
1981. Primissimi anni '80, e forse non è un caso. La Suvvizzazione dev'essere cominciata proprio allora. La trasformazione di un mezzo "da campagna" in auto percepita "di lusso", quindi indice di un certo stato sociale superiore alla media. L'abbandono progressivo del termine "fuoristrada" per qualcos'altro, dato che oramai quei mezzi cominciavano ad essere usati per ogni cosa tranne che per il fuoristrada. Ancora non era diffuso il termine "SUV", e quindi si chiamavano quei mezzi col nome del loro modello: una "Range Rover" era sufficiente. Perché una Range Rover dei primi anni '80, come questa, non era già più un "fuoristrada"; e sospetto fortemente che la Suvvizzazione sia dovuta, in buona parte, proprio a questo automezzo con cui è iniziata l'idea che un bestione del genere dovesse diventare l'auto da città per chi voleva ostentare ricchezza vera o presunta.
Il resto è storia. Proprio oggi, mentre tornavo a casa, mi son ritrovato dietro all'ennesima "montagna": era una Range Rover "Evoque". Si va dai circa 35.000 euro del "modello base" fino ai 50.500 euro della "2.0 Si4 3p Prestige". Duecentoquaranta CV. Sia ben chiaro che una Range Rover non costava poco nemmeno nel 1981, ma se ne vedeva ancora una ogni tanto, in giro.