La Gilera di queste foto, scattate a Vernasca (località collinare al confine tra le province di Piacenza e Parma), è, secondo i proprietari, del 1947 (da qui il numero); l'immatricolazione è però del 1957. Di quale che anno sia, sembra fatta apposta per dedicarle questa canzone:
Curiosissima, peraltro, la storia di questa moto che è stata raccontata a me e alla piasintëina (colei che, naturalmente, mi aveva accompagnato a Vernasca per farmi ammirare il panorama, con la stupenda valle sottostante imprezïosita da un ameno cementificio...) direttamente dalla proprietaria, una concittadina di questo signore qui:
La Gilera del '47 apparteneva infatti storicamente alla famiglia della signora (che sfoggiava la medesima erre moscia di Gene Gnocchi; ma non è un'affettazione, è un vero tratto fonetico distintivo del dialetto parmigiano-fidentino). La quale famiglia, però, ad un certo punto la aveva -ohiloro!- venduta ad un appassionato collezionista, uno di quei tipi che in quelle plaghe tra la via Emilia e il West si trovano quasi più comunemente delle forme di cacio da grattugiare. Dopo qualche tempo, però, nella signora e nella sua famiglia era subentrato il pentimento ed avevano letteralmente fatto di tutto per rintracciare la persona cui avevano venduto la motocicletta, per ricomprargliela. Cosa che, con un'azione che immagino sfibrante, è poi effettivamente avvenuta. Mi figuro anche ad un prezzo non propriamente popolare.
Curiosissima, peraltro, la storia di questa moto che è stata raccontata a me e alla piasintëina (colei che, naturalmente, mi aveva accompagnato a Vernasca per farmi ammirare il panorama, con la stupenda valle sottostante imprezïosita da un ameno cementificio...) direttamente dalla proprietaria, una concittadina di questo signore qui:
La Gilera del '47 apparteneva infatti storicamente alla famiglia della signora (che sfoggiava la medesima erre moscia di Gene Gnocchi; ma non è un'affettazione, è un vero tratto fonetico distintivo del dialetto parmigiano-fidentino). La quale famiglia, però, ad un certo punto la aveva -ohiloro!- venduta ad un appassionato collezionista, uno di quei tipi che in quelle plaghe tra la via Emilia e il West si trovano quasi più comunemente delle forme di cacio da grattugiare. Dopo qualche tempo, però, nella signora e nella sua famiglia era subentrato il pentimento ed avevano letteralmente fatto di tutto per rintracciare la persona cui avevano venduto la motocicletta, per ricomprargliela. Cosa che, con un'azione che immagino sfibrante, è poi effettivamente avvenuta. Mi figuro anche ad un prezzo non propriamente popolare.