giovedì 16 settembre 2010

Mimotto e le Eufonie



Forse qualcuno potrà accusare un po' il TB di essere un...ricettacolo di 500; rispondo che, se dovessi metterci tutte quelle che vedo in giro, bisognerebbe che facessi un blog apposito. È assolutamente incredibile quanti mezzisacchi siano ancora in circolazione, una cosa che non mi stancherò mai di dire. Però, questo pur pregevolissimo esemplare milanardo (ma reperito a Firenze, come fiorentissima è la sua proprietaria con la quale ho scambiato qualche parola mentre, a un'edicola, acquistava una copia del Manifesto) mi serve per uno squisito post di targologia, che illustra peraltro la psiche assai particolare del cacciatore di targhe.

Il cacciatore di targhe è, come è ovvio, alla costante ricerca del numero particolare: combinazioni bizzarre, palindromi, "salti" regolari di cifre, cifre tutte uguali (la sua libidine assoluta!); però si diletta anche, nel caso di province con la lettera, di combinazioni eufoniche con la sigla (CES). Una Combinazione Eufonica con la Sigla può dare: a) parole di senso compiuto; b) parole non di senso compiuto, ma che "suonino bene" (εύφωνία).

Esempi di a) assai tipici (e esistenti!) sono: Roma N0 ("romano"), Roma N1 ("romani"), la mitica e felina MI A0 (per la cronaca: MI A00000 fu un' Alfa Romeo Giulia immatricolata il 7 aprile 1965), il suo contraltare squittente TO P0 (TO P00000 fu emessa il 2 settembre 1976), la poderosa TO R0 (col plurale TO R1) -altamente significativa per Torino!-, l'ammiccante FI G0 (FI G00000 uscì il 15 gennaio 1987), la mitica MI T0, l'instancabile VA D0, l'attentissima BA D0, l'esotica MO A1 che sembra uscita dall'Isola di Pasqua, tutte le targhe piacentine PC 1... che sembrano formare il parco auto del Partito Comunista Italiano, NA T0 e NA T1 che sembrano rinovellare il mistero della vita, NA S0 e NA S1 che immagino emesse a persone dotate di una bella nappa, e così via, quasi all'infinito. Una delle (numerose) disgrazie dell'introduzione delle targhe alfanumeriche, è che ci ha privato di future combinazioni da capogiro, tipo BO N0, GE L0 (adattissima a giornate rigide), VI N0 (hic!), CA D0 (immaginate se fosse rotolata giù per un burrone...), le allegrissime RI D0 e GO D0, la strisciante GE K0, la panciuta VE N3 ...fino ad arrivare all'inarrivabile e remotissima TR 01A (al ritmo che aveva Terni, ciò sarebbe accaduto circa nel 2240, ma sarebbe valso la pena aspettare). Ma dobbiamo rinunciare anche a VI F8, LI F8, LE F8, RI F8. In un certo senso, le targhe e le loro combinazioni hanno anticipato il linguaggio degli SMS!

Ma le eufonie non sono meno importanti per il cacciatore di targhe, che finisce invariabilmente per "definire" la macchina con la parola inesistente risultante dalla combinazione. Questa MI M8 ne è un esempio lampante: nessuna esitazione nel chiamarla "Mimotto". Le sta perfettamente, un bel mimotto puffolotto che sprigiona affetto e tenerezza. Per farvi un esempio veramente estremo di che cosa passi per la mente malata di un cacciatore di targhe come il sottoscritto, vi devo raccontare un episodio. Ho abitato per un certo periodo di tempo in Francia, paese dove non esistono così tante acque minerali come in Italia. Ve ne sono soltanto alcune marche "consolidate", e non le centinaia che esistono qui da noi. Una di questa è la Badoit (che, ovviamente, si pronuncia baduà). Quando la vidi per la prima volta, mi venne a mente all'istante la targa BA D8, e quando nominavo fra me e me quell'acqua minerale, la chiamavo "Badotto". D'accordo, godetevi il Cinquino milanese e abbiate, se potete, pietà di me. Però mi ci sono sempre divertito un casino!