venerdì 10 settembre 2010

Le nozze di Treggia e Armenìa



Dopo l'ultimo post di ieri sul Raduno dei Mezzisacchi, si conclude qui anche l'excursus Transcaucasico-Treggistico a cura di Io Non Sto Con Oriana (o I.N.S.C.O. che dir si voglia); un excursus che si è meritato una categoria intera, la quale -presumibilmente- potrà essere aggiornata soltanto al prossimo viaggetto dell'interessato.

Come concludere meglio ritornando al punto di partenza, ovvero all'Armenia? In Armenia, sospetto fortemente, le Tregge vanno spesso a coppie; da qui, per il titolo, la parafrasi di un noto saggio di Roberto Calasso, un best-seller di qualche anno fa la cui lettura provocò orrendi incubi a chi si era avventurato in quella specie di Golden Bough complicatissimo e pieno di rimandi culturali e mitologici. Il TB, invece, non desidera affatto che i vostri sonni siano turbati da pazzeschi cauchemars, e propone invece a(r)mene nozze di squisite Tregge come queste, un'ennesima Zhiguli (qui nella sua ultima versione, la Lada 2107, la cui produzione è iniziata nel 1981 ed è sempre in corso) ed un furgone che, almeno per ora, è tenacemente sfuggito ad ogni ricerca e che va quindi -purtroppo- ad arricchire la categoria delle "Auto Ignote".

Sono bastati pochi post, va detto, per lasciare un pezzetto di treggistico cuore nel Caucaso; con la speranza, ovviamente, che non accada quel che regolarmente I.N.S.C.O. si porta dietro. Dovete sapere che il nostro amico e valente treggista per caso ha una caratteristica piuttosto bizzarra: ogni volta che si reca in qualche paese dei "suoi", si può essere certi che entro l'anno vi scoppierà o una guerra civile, o un conflitto interetnico, o una guerra normale, o comunque qualsiasi cosa dove se le dànno di santa ragione. Il che è un vero peccato, dato che tali disdicevoli avvenimenti hanno pesanti ripercussioni anche sulle Tregge (se penso alle cataste di Zastava distrutte dalle guerre jugoslave, mi piglia male). Speriamo quindi che la pace trionfi, che vadano caldamente affanculo tutte le interetnìe di questo mondo e che il prossimo anno I.N.S.C.O., smentendo la sua fama che comincia a farsi sinistra, ci riporti un bottino ancor più cospicuo di quello attuale!