Penultimo appuntamento con i Cinquini storici della piovosa domenica del 18 maggio scorso: ed è un appuntamento, oramai, a Mezzisacchi esauriti. Ce n'erano, a dire il vero, molti di più di quelli che sono riuscito a fotografare trasformandomi in una specie di gatto mézzo da far concorrenza al noto gruppo di musicanti pisani; feci quod potui.
Questa qui è invece l'ultima intrusa del gruppone, che accettava anche le 126 ed alcune curiose versioni che sono state più che discretamente testimoniate dalla serie di post. E, a dire il vero, questa 126 di prima serie (e dalla targa quasi particolare) ha pure una storia tutta sua. È, infatti, una di quelle tipiche treggine fiorentine che avrò visto per diecimila volte giro per la città (spesso nella zona del Ponte da Verrazzano) senza mai decidermi a fotografarla. "Tanto la vedo sempre, prima o poi mi fermo...", vale a dire il più comune dèmone del Treggista, la pigrizia che a volte gli fa perdere le vetture più appetitose. Risultato: per fotografarla ho dovuto aspettare di vederla sfilare pettoruta in mezzo alle 500 storiche. Emmenomale, perché dal 18 maggio non l'ho più vista in giro nemmeno una volta.
Questa qui è invece l'ultima intrusa del gruppone, che accettava anche le 126 ed alcune curiose versioni che sono state più che discretamente testimoniate dalla serie di post. E, a dire il vero, questa 126 di prima serie (e dalla targa quasi particolare) ha pure una storia tutta sua. È, infatti, una di quelle tipiche treggine fiorentine che avrò visto per diecimila volte giro per la città (spesso nella zona del Ponte da Verrazzano) senza mai decidermi a fotografarla. "Tanto la vedo sempre, prima o poi mi fermo...", vale a dire il più comune dèmone del Treggista, la pigrizia che a volte gli fa perdere le vetture più appetitose. Risultato: per fotografarla ho dovuto aspettare di vederla sfilare pettoruta in mezzo alle 500 storiche. Emmenomale, perché dal 18 maggio non l'ho più vista in giro nemmeno una volta.
