Gran finale per la Smazzata, diviso in due sottoparti cinquecentesche. La prima è dedicata a tutta una serie di candide, nìvee, làttee utilitarie che vedo in giro da periodi variabili dai pochi mesi ai quindici anni almeno. E' il caso di questo ragguardevole esemplare del 1967, che ne deve aver visti inzuppare di biscottini (assente ovviamente ogni malizia dall'espressione). Del resto, se in una 500 stanno comodamente quattro elefanti (due davanti e due dietro, come dice una delle più immonde freddure inventate in questo paese negli ultimi 380 anni)...
Nel 1981, quando è stata ritargata quest'altra bianchissima 500 L, la produzione era cessata soltanto da pochi anni; logico che, in giro, si trovino ancora parecchi esemplari muniti di targhe arancio-bianconere. Tale tipo di targa è, in assoluto, la peggiore che si possa immaginare, dal punto di vista estetico, per una 500. Ci stavano veramente male. Le 500 erano nate per le targhe quadrate "monoblocco" che vi si adattavano perfettamente anche se, dopo un po', producevano la classica "bombatura" a causa della curvatura del cofano posteriore (e delle infiltrazioni d'acqua). Quelle arancionere (e le successive bianche), di dimensioni maggiori, erano formate da due elementi staccati e componibili (ed erano state intese perlopiù come "targhe lunghe", le prime nella storia italiana), e nella composizione rettangolare, unica possibile sulla 500, formavano una "scalinatura" che provocava non di rado la perdita della targa.
L'Isolotto, protagonista assoluto di questo primo mese del 2012 treggistico, ci riserva infine una gradita trasferta pugliese, tra il Tavoliere e il Gargano. Questa 500 L foggiana è del 1972.
Nel 1981, quando è stata ritargata quest'altra bianchissima 500 L, la produzione era cessata soltanto da pochi anni; logico che, in giro, si trovino ancora parecchi esemplari muniti di targhe arancio-bianconere. Tale tipo di targa è, in assoluto, la peggiore che si possa immaginare, dal punto di vista estetico, per una 500. Ci stavano veramente male. Le 500 erano nate per le targhe quadrate "monoblocco" che vi si adattavano perfettamente anche se, dopo un po', producevano la classica "bombatura" a causa della curvatura del cofano posteriore (e delle infiltrazioni d'acqua). Quelle arancionere (e le successive bianche), di dimensioni maggiori, erano formate da due elementi staccati e componibili (ed erano state intese perlopiù come "targhe lunghe", le prime nella storia italiana), e nella composizione rettangolare, unica possibile sulla 500, formavano una "scalinatura" che provocava non di rado la perdita della targa.
L'Isolotto, protagonista assoluto di questo primo mese del 2012 treggistico, ci riserva infine una gradita trasferta pugliese, tra il Tavoliere e il Gargano. Questa 500 L foggiana è del 1972.