A occhio e croce, quando questa macchina è stata immatricolata mancavano ancora una ventina d'anni al dumila, anno più o anno meno. Lucio Dalla aveva cantato, qualche anno ancora prima, in un suo indimenticabile album (del 1976 per la precisione), Il motore del duemila; nel 1980 si era "riaddumilato" con Telefona fra vent'anni. Che magia era, 'sto dumila; ci s'era vicini, quasi a un passo, e s'immaginavano chissà quali cose -ivi compresi per i motori e per le automobili. Ora siamo già nove anni dopo quella fatidica data, e ci siamo beccati Berlusconi e i SUV, la Bossi-Fini e le Smart, le ronde e la Fiat Stilo. Ganzo. Ridateci il motore del 1976 e i gettoni scanalati di bronzo per telefonare trent'anni indietro, please.
Anche il suono stesso della parola, du(e)mila (a Firenze, quella "e" là nel mezzo non piace punto; cosicché, ad esempio, il numero "2200" si dice dumiladugento), doveva averci qualcosa di incantatore. Nel dumila sarebbe andato tutto meglio, si sarebbe andati con le macchine volanti a fa' anda e rianda con la Luna (anche prima: ricordarsi, per esempio, di Spazio 1999), sempre fra gl'italici cantautori Franco Battiato cantava 31 dicembre 1999 ore 9 ed il qui presente, ragazzino, s'immaginava cos'avrebbe fatto quel giorno a quell'ora (per la cronaca ero in via degli Artisti, in una normalissima casa, a festeggiare un capodanno che poi si sarebbe espletato camminando briachi su cinque centimetri di cocci di vetro, in centro), e tutto sembrava essere in funzione di quella data. L'Alfa 2000, anche lei. Certo, si chiamava così perché aveva un motore all'incirca di 2 litri di cilindrata; ma quando fu messa in commercio, nel 1971, dire "Alfa Dumila" era anche e soprattutto un'ennesima immaginazione di quell'anno così vicino e così lontano. Peraltro, le prime versioni dell'Alfa 2000 erano identiche, come carrozzeria, a quelle della 1750; ma dire Alfa Millessetteccinquanta non era la stessa cosa. Non convogliava nessuna suggestione. E che era, il millessetteccinquanta? Le dame con le crinoline e il minuetto? Troppo passato. Noi si voleva i' futuro, noi. O eccolo, i' futuro.
A essere pignuoli, il modello qui fotografato (in un borgo decisamente tra i più riposti e suggestivi dell'intero comune di Firenze) non sarebbe una vera Alfa 2000; è un'Alfetta 2000 dei primi anni '80. Inutilmente tentarono, però, di chiamarla "Alfetta 2.0"; per tutti rimase l'Alfa Dumila. Il paradigma del compagno di classe ricco: Oh, i' Pinzauti cià i quattrini, i' su babbo cià l'Arfa Dumila! Rombavano, anche sovralimentate a gasolio, verso il futuro. Mamma mia. Poerannòi. Tant'è vero che se ne ritrova una, superstite, in un posto dove il tempo non sembra proprio essere passato. Sarà un caso?
Anche il suono stesso della parola, du(e)mila (a Firenze, quella "e" là nel mezzo non piace punto; cosicché, ad esempio, il numero "2200" si dice dumiladugento), doveva averci qualcosa di incantatore. Nel dumila sarebbe andato tutto meglio, si sarebbe andati con le macchine volanti a fa' anda e rianda con la Luna (anche prima: ricordarsi, per esempio, di Spazio 1999), sempre fra gl'italici cantautori Franco Battiato cantava 31 dicembre 1999 ore 9 ed il qui presente, ragazzino, s'immaginava cos'avrebbe fatto quel giorno a quell'ora (per la cronaca ero in via degli Artisti, in una normalissima casa, a festeggiare un capodanno che poi si sarebbe espletato camminando briachi su cinque centimetri di cocci di vetro, in centro), e tutto sembrava essere in funzione di quella data. L'Alfa 2000, anche lei. Certo, si chiamava così perché aveva un motore all'incirca di 2 litri di cilindrata; ma quando fu messa in commercio, nel 1971, dire "Alfa Dumila" era anche e soprattutto un'ennesima immaginazione di quell'anno così vicino e così lontano. Peraltro, le prime versioni dell'Alfa 2000 erano identiche, come carrozzeria, a quelle della 1750; ma dire Alfa Millessetteccinquanta non era la stessa cosa. Non convogliava nessuna suggestione. E che era, il millessetteccinquanta? Le dame con le crinoline e il minuetto? Troppo passato. Noi si voleva i' futuro, noi. O eccolo, i' futuro.
A essere pignuoli, il modello qui fotografato (in un borgo decisamente tra i più riposti e suggestivi dell'intero comune di Firenze) non sarebbe una vera Alfa 2000; è un'Alfetta 2000 dei primi anni '80. Inutilmente tentarono, però, di chiamarla "Alfetta 2.0"; per tutti rimase l'Alfa Dumila. Il paradigma del compagno di classe ricco: Oh, i' Pinzauti cià i quattrini, i' su babbo cià l'Arfa Dumila! Rombavano, anche sovralimentate a gasolio, verso il futuro. Mamma mia. Poerannòi. Tant'è vero che se ne ritrova una, superstite, in un posto dove il tempo non sembra proprio essere passato. Sarà un caso?