Debbo questo fantastico sprazzo turchese, ancora una volta, a Dora. È stata infatti lei, con un tipico SMS di avvistamento, a segnalarmi questa Citroën GS Spécial del 1973, parcheggiata in riva a uno dei corsi d'acqua minori di Firenze: il Mugnone.
Subito dopo la segnalazione, è cominciata la caccia; la quale è stata assai laboriosa, anche se Dora non lo sa (per la mia autentica idiosincrasia verso gli SMS di risposta); come quasi sempre accade nel caso di avvistamenti altrui, infatti, non appena ce l'ho fatta a andare in quella strada (a notte fonda e alla guida di un'autoambulanza, per la cronaca) mi sono beccato proprio il lavaggio strade e, quindi, della GS turchese non v'era traccia alcuna.
Ci sono tornato il pomeriggio seguente, e ancora niente: si vede che il proprietario ancora non l'aveva ripresa da uno degli assai fantasiosi posti dove i fiorentini vanno a mettere la macchina quando nel quartiere c'è lavaggio strade. E così è stato ancora due giorni dopo, tanto che mi ero oramai rassegnato ad aver perso il treno. Quando si riceve l'avvistamento di una treggia, bisognerebbe pigliare armi e bagagli e andare subito sul posto. Purtroppo non sempre è possibile.
Perdere una Citroën GS, una tipica vettura che un tempo era comune vedere per le strade e che ora è invece pressoché scomparsa, sarebbe stata una disdetta. Anche perché è una macchina che ha, come dire, dei bizzarri retrogusti "politici", decisamente contraddittori. È infatti stata la macchina sia del leader di Potere Operaio, Franco Piperno, sia di un ancora semisconosciuto senatùr chiamato Umberto Bossi, quando era l'unico parlamentare di un movimentino nordista che si proclamava anticonfessionale e ostile alla chiesa cattolica (e con la sua vecchia GS girava sagre e teatrini di paese per fare propaganda). Vi chiederete forse come faccio a saperlo: che ci crediate o no, è tutto frutto della mia memoria, elefantiaca e una delle due o tre cose di cui vado abbastanza fiero di me stesso. Mi ricordo semplicemente di due vecchie interviste a quei due personaggi, in cui si parlava anche della loro Citroën GS.
Insomma, ho voluto fare un ultimo tentativo, in una tarda mattinata (stavolta alla guida di un pulmino attrezzato): e zàc. C'era, stavolta. In tutto il suo smagliante turchese, e in pieno servizio da treggia (guardare il marasma di roba nel bagagliaio). E qualche ignaro passante si è ritrovato davanti alla consueta scena di un tizio vestito strano che fa gesti di vittoria mentre fotografa rapidamente una vecchia automobile parcheggiata in riva a un fiumiciattolo.
Subito dopo la segnalazione, è cominciata la caccia; la quale è stata assai laboriosa, anche se Dora non lo sa (per la mia autentica idiosincrasia verso gli SMS di risposta); come quasi sempre accade nel caso di avvistamenti altrui, infatti, non appena ce l'ho fatta a andare in quella strada (a notte fonda e alla guida di un'autoambulanza, per la cronaca) mi sono beccato proprio il lavaggio strade e, quindi, della GS turchese non v'era traccia alcuna.
Ci sono tornato il pomeriggio seguente, e ancora niente: si vede che il proprietario ancora non l'aveva ripresa da uno degli assai fantasiosi posti dove i fiorentini vanno a mettere la macchina quando nel quartiere c'è lavaggio strade. E così è stato ancora due giorni dopo, tanto che mi ero oramai rassegnato ad aver perso il treno. Quando si riceve l'avvistamento di una treggia, bisognerebbe pigliare armi e bagagli e andare subito sul posto. Purtroppo non sempre è possibile.
Perdere una Citroën GS, una tipica vettura che un tempo era comune vedere per le strade e che ora è invece pressoché scomparsa, sarebbe stata una disdetta. Anche perché è una macchina che ha, come dire, dei bizzarri retrogusti "politici", decisamente contraddittori. È infatti stata la macchina sia del leader di Potere Operaio, Franco Piperno, sia di un ancora semisconosciuto senatùr chiamato Umberto Bossi, quando era l'unico parlamentare di un movimentino nordista che si proclamava anticonfessionale e ostile alla chiesa cattolica (e con la sua vecchia GS girava sagre e teatrini di paese per fare propaganda). Vi chiederete forse come faccio a saperlo: che ci crediate o no, è tutto frutto della mia memoria, elefantiaca e una delle due o tre cose di cui vado abbastanza fiero di me stesso. Mi ricordo semplicemente di due vecchie interviste a quei due personaggi, in cui si parlava anche della loro Citroën GS.
Insomma, ho voluto fare un ultimo tentativo, in una tarda mattinata (stavolta alla guida di un pulmino attrezzato): e zàc. C'era, stavolta. In tutto il suo smagliante turchese, e in pieno servizio da treggia (guardare il marasma di roba nel bagagliaio). E qualche ignaro passante si è ritrovato davanti alla consueta scena di un tizio vestito strano che fa gesti di vittoria mentre fotografa rapidamente una vecchia automobile parcheggiata in riva a un fiumiciattolo.