Stavolta, in via del tutto eccezionale ma assolutamente doverosa, il posto d'onore tocca e non può toccare che a lui.
Ve lo presento: si chiama Tommaso e, previe due o tre coccole, si è fatto augustamente riprendere all'interno dell'autovettura che vedrete fra un po', davanti a una scuola elementare. Volle il caso che passassi di lì, e che, visti macchina e occupante, non esitassi immantinente a fare composte ma affrettate manovre per mettermi nell'adeguata posizione di treggista fotografico. Il tutto, oltre naturalmente che per Tommaso, per questa stupefacente Triumph Spitfire del 1969:
Arrivati gli umani titolari della vettura e del cane, leggermente stupiti per la scena che si stava svolgendo davanti ai loro occhi (pulmino parcheggiato, tanto per restare in tema, alla cazzo di cane -detto anche dog's cock parking o stationnement à la bite de chien-, e tizio di quasi due metri vestito con pile verde e pantaloni gialli fosforescenti che brandisce una digitalina in mezzo di strada), costoro si sono entusiasticamente profusi nella storia della loro vettura, che sarebbe appartenuta nientepopodimeno che a una principessa lussemburghese e che sarebbe stata importata a Firenze nel 1974 (da qui la ritargatura). Tommaso, nel frattempo, se ne stava buono buono, forse chiedendosi -e con qualche ragione- che cosa ci fosse realmente nella testa di noialtri bipedi...
Ve lo presento: si chiama Tommaso e, previe due o tre coccole, si è fatto augustamente riprendere all'interno dell'autovettura che vedrete fra un po', davanti a una scuola elementare. Volle il caso che passassi di lì, e che, visti macchina e occupante, non esitassi immantinente a fare composte ma affrettate manovre per mettermi nell'adeguata posizione di treggista fotografico. Il tutto, oltre naturalmente che per Tommaso, per questa stupefacente Triumph Spitfire del 1969:
Arrivati gli umani titolari della vettura e del cane, leggermente stupiti per la scena che si stava svolgendo davanti ai loro occhi (pulmino parcheggiato, tanto per restare in tema, alla cazzo di cane -detto anche dog's cock parking o stationnement à la bite de chien-, e tizio di quasi due metri vestito con pile verde e pantaloni gialli fosforescenti che brandisce una digitalina in mezzo di strada), costoro si sono entusiasticamente profusi nella storia della loro vettura, che sarebbe appartenuta nientepopodimeno che a una principessa lussemburghese e che sarebbe stata importata a Firenze nel 1974 (da qui la ritargatura). Tommaso, nel frattempo, se ne stava buono buono, forse chiedendosi -e con qualche ragione- che cosa ci fosse realmente nella testa di noialtri bipedi...