sabato 10 luglio 2010

Derìcche




L'ho trovata, e mi aspettavo che ne scendesse da un momento all'altro, redivivo. Sto parlando del signor Horst Tappert, assai più conosciuto come Ispettore Derrick. A dire il vero non mi ricordo più nemmeno se girava su una BMW 520 (questa, bai de uèi, è del 1983: in piena epoca derricchiana) o su una Mercedes, ma chi se ne frega: nei telefilm una 520 ce la facevano sempre e comunque entrare, che fosse dell'ispettore o di un delinquente. Horst Tappert, recentemente scomparso, è riuscito in un'impresa titanica: far restare simpatico a parecchia gente un poliziotto tedesco; non è roba da poco. Mi ricordo che, assieme a un mio amico, quando avevo 17 o 18 anni, s'andava una volta al mare in treno verso Livorno. Fu un attimo inventare un alter ego livornese, l'Ispettore Derìcche del Commissariato dell'Ardenza, e stare per tutto il viaggio a sparare di quelle vagonate di cazzate che solo i ragazzi sono capaci di concepire, con tanto di avventure coi loro titoli: L'ispettore Derìcche e il mistero della triglia insanguinata, L'Ispettore Derìcche e ir delitto di 'Ollesarvetti, L'Ispettore Derìcche e la grande rapina der Viarèllo eccetera. Quanto alla BMW, erano fenomenali gli inseguimenti tra seriosissime auto germaniche al posto di quelle, solite, americane. Poi qualche perfido ha pensato bene di rielaborare l'acronimo delle Bayerische Motorenwerke: è diventato Bumms Mal Wieder, vale a dire: Fatti un'altra trombatina.