Quando Simone il Caporniano mi ha mandato (oramai tempo fa, ma i tempi di inserimento nel TB stanno cominciando a essere lunghi...) le foto di questa Land Rover romana (sembrerebbe del 1983), ha accompagnato la mail con tutta una interessante storia su un famoso fuoristrada, l'Aziza (in arabo: "potente", "forte", "rispettata"), a bordo della quale, se ben mi ricordo nel 1968, un esploratore italiano aveva compiuto un raid in Africa. Onore e gloria, ovviamente; ma, a dire il vero, dei raid me ne è sempre importato abbastanza poco. Ora come ora, è assai più difficile superare Porta a Prato e il Ponte della Vittoria alle ore di punta (specie quando, con motivi spesso fantasioni, chiudono il Lungarno del Pignone...), e hai voglia a averci l'Aziza, pur con tutti i suoi colpi di genio tecnico-artigianali. E sto parlando di Firenze; mi immagino questa Zìzza de Noantri, che magari non è andata mai più in là di Colleferro, affrontare tutti i giorni i raid della Cassia, della Nomentana, della Cristoforo Colombo o della Via del Mare verso Ostia. Altro che guadi africani! Altro che savana! Non avrà visto le nevi del Kilimangiaro, e al massimo quelle del Terminillo, ma il TB intende renderle il dovuto onore.