Luglio, 'e si sa, gli è un mese di matrimògni. Le giòvini coppie, dopo magari un fidanzamento durato parecchi anni e durante il quale hanno osservato la più rigorosa castità (come comandano la Santa Religione e il famoso calciatore brasiliano Kaká ), si decidono finalmente a convolare a giuste nozze, e quel giorno dev'essere, naturalmente, indimenticabile. Loro (e soprattutto le loro famiglie) spendono cifre agghiaccianti, vanno a fare i' viaggio in luoghi esotici (sperando che non fallisca all'improvviso il tour operator) e, làste bat not lìste, affittano la macchina da sposalizio. Un vero e proprio biznes che si è sviluppato in questi ultimi anni; da qui, avendone finalmente trovata una davvero super, la decisione di istituire una nuova categoria nel TB, quella delle Tregge Matrimoniali. C'è naturalmente chi continua a sposarsi su una macchinona moderna, e chi fa l'alternativo andandoci su un Cinquino; ma l'auto d'epoca, lucidata all'inverosimile e agghindata per il fausto giorno, va davvero per la maggiore. Intere aziendine sono nate all'uopo, rimettendo in sesto Balille del '34 (rigorosamente per sposini sotto il metro e sessanta di statura), spaiderini inglesi, limousine inverosimili e Lance Aprilie; a tale riguardo, avrei quasi pensato di lanciarmi negli affari proponendo tutta una gamma di Tregge per Separazioni e Divorzi, dato che i fausti giorni terminano in questo modo in media dopo tre o quattro anni. Per la Separazione o il Divorzio non avrei che scorrere il TB e proporre vecchie Fiat Uno scassate, Furgoni con lo stemmino del Chianti Classico, Fiorini arrugginiti...Insomma, credo che ci farei i soldi; anche perché, per punire i bischeri che, a un certo punto della loro vita, hanno pensato di mettere su famiglia, applicherei prezzi ancor più agghiaccianti!
Ma tant'è; tornando rigorosamente al Treggismo Militante, la categoria delle Tregge Matrimoniali viene inaugurata, nonostante la perniciosa ritargatura, con questo esemplare di Vauxhall del 1929 (l'anno di fabbricazione proviene direttamente dall'autista del mezzo, che si è divertito come un matto nel vedermi fotografare mentre inveivo contro i matrimoni e pigliavo gli sposi per i fondelli). Vabbè, ammetto di essere leggermente estremista al riguardo; ma immagino la coppia standard da supernozzòne con 300 invitati e viaggio alle Mardìve, la quale deve comunicare a tutti che ha affittato una data macchina ("Oh! 'E gli è d'i' ventinove!" "D'i' ventinoveeee...? O che c'erano di già le macchine n'i' ventinoveee...?"), e si trova a dover pronunciare non dico correttamente, ma almeno decentemente il nome Vauxhall. "O che macchina gli è?..." " 'E gli è una Voss...una Vaussàlle...." "O icché sarebbe la Vaussàlle...?", e via discorrendo. E insomma, eccola qui 'sta gran Treggia da Giàst Mèrridd:
Beh, quanto a Treggiona, seppur troppo lucida per i miei gusti, non c'è nulla da fare: bella gli è bella. Però ne approfitto per raccomandare alle giòvini coppie di risparmiare i soldi, che con quelli che spendono per una giornata e per un viaggetto in posti del cazzo pieni di ragionieri milanesi, la Vauxhall del '29 potrebbero quasi comprarsela in pianta stabile se tanto gli piace. Se siete innamorati (e sempre che lo siate per davvero e non vi sposiate per abitudine o perché la classica nonnina novantenne vi vuole vedere all'altare, ma si facessero una volta i cazzi loro 'ste vecchiacce!), non c'è nessun bisogno di andare a contrattualizzare la cosa di fronte a un tipo vestito a bischero, che sia coi paramenti o con la fascia tricolore. L'amore, quello vero, fa e deve fare a cazzotti col clero e con lo stato. E con la Vauxhall, casomai, andateci in camporella anche a sessant'anni sonati!
Ma tant'è; tornando rigorosamente al Treggismo Militante, la categoria delle Tregge Matrimoniali viene inaugurata, nonostante la perniciosa ritargatura, con questo esemplare di Vauxhall del 1929 (l'anno di fabbricazione proviene direttamente dall'autista del mezzo, che si è divertito come un matto nel vedermi fotografare mentre inveivo contro i matrimoni e pigliavo gli sposi per i fondelli). Vabbè, ammetto di essere leggermente estremista al riguardo; ma immagino la coppia standard da supernozzòne con 300 invitati e viaggio alle Mardìve, la quale deve comunicare a tutti che ha affittato una data macchina ("Oh! 'E gli è d'i' ventinove!" "D'i' ventinoveeee...? O che c'erano di già le macchine n'i' ventinoveee...?"), e si trova a dover pronunciare non dico correttamente, ma almeno decentemente il nome Vauxhall. "O che macchina gli è?..." " 'E gli è una Voss...una Vaussàlle...." "O icché sarebbe la Vaussàlle...?", e via discorrendo. E insomma, eccola qui 'sta gran Treggia da Giàst Mèrridd:
Beh, quanto a Treggiona, seppur troppo lucida per i miei gusti, non c'è nulla da fare: bella gli è bella. Però ne approfitto per raccomandare alle giòvini coppie di risparmiare i soldi, che con quelli che spendono per una giornata e per un viaggetto in posti del cazzo pieni di ragionieri milanesi, la Vauxhall del '29 potrebbero quasi comprarsela in pianta stabile se tanto gli piace. Se siete innamorati (e sempre che lo siate per davvero e non vi sposiate per abitudine o perché la classica nonnina novantenne vi vuole vedere all'altare, ma si facessero una volta i cazzi loro 'ste vecchiacce!), non c'è nessun bisogno di andare a contrattualizzare la cosa di fronte a un tipo vestito a bischero, che sia coi paramenti o con la fascia tricolore. L'amore, quello vero, fa e deve fare a cazzotti col clero e con lo stato. E con la Vauxhall, casomai, andateci in camporella anche a sessant'anni sonati!