Magari, tra voi che leggete, ci sarà qualcuno che conosce i turni notturni. Le città deserte, i rumori lontani eppure distinti, i rari passanti, le poche luci accese. Quando, di notte, c'è una finestra illuminata può essere che non lo sia per delle allegre ragioni; e allora si va. Ad arricchire una collezione di strane albe in vie, piazze, vicoli. Inutile pigliarsela. Inutile rimpiangere il sonno. Si scende per la strada, poi, quando il medico e l'infermiere sono già intervenuti. Due minuti di sospensione, appoggiati a una macchina parcheggiata. Succede anche che, accanto a te, ti occhieggi un'altra macchina. Clic, clic. Ce ne sono tante di Cinquecento, in questo blog, e ognuna ha la sua piccola storia, ed il suo momento.