'O Maggiolon' (con targa napoletana del 1978) potrebbe far parte di una categoria chiamata Tregge Onnipresenti. Sono anni che la vedo letteralmente ovunque a Firenze, e nelle zone più disparate, senza averla però mai vista parcheggiata da qualche parte. Sempre in movimento? Il moto perpetuo? Mi ricordo di un ironico racconto scritto tanti anni fa da un sommo fisico, Tullio Regge, in cui un tizio riesce effettivamente, in barba a tutti i consolidati princìpi della fisica, ad inventare la macchina del moto perpetuo, mandando nella costernazione (e in pensione anticipata) gli scienziati di tutto il mondo (lo stesso Regge compreso, che al termine del racconto se ne sta su una panchina, desolato e disoccupato, assieme ad un suo assistente). Sicuramente un modo ironico, da parte di un grande scienziato, per invitare ad andare sempre "oltre" e a investigare costantemente al di là dei limiti; ma se la cosa fosse reale, e 'O Maggiolon' fosse davvero in possesso del segreto del moto perpetuo? Fatto sta che, per fotografarlo finalmente, non ho potuto che prenderlo al volo (approfittando, è vero, di un bell'ingorgo e di un semaforo rosso). Condannato a vagare per sempre, come Assuero? Chi lo sa. Intanto l'ho fermato per un attimo, ed eccolo qui!