Ed, ecco, per la gioja di Fabrizio il Genovese e di tutti gli altri appassionati del genere, una silloge di tregge campestri trovate negli ultimi tempi. Come tutti sanno, ancora non è ben appurato dal punto di vista scientifico se le tregge campestri spuntino direttamente dal suolo o se vi vengano trasportate dal vento; comunque sia, il TB non è certo luogo ove si possano dirimere questioni di tale levatura teorica, e ci limiteremo quindi ad esporre i fatti gnùdi.
Le periferiche plaghe di confine (tra Firenze e Scandicci, mica vi crederete che siamo, qui, tra il Klondyke e l'Ontario o roba del genere...) che circondano casa mia, in effetti, sono piuttosto ricche di campi di tregge; basta aver la pazienza di andare a scovarli. Questo qui, a dire il vero, sembra una vera e propria coltura intensiva; disgraziatamente, l'accesso è precluso da un'alta rete di recinzione e, quindi, mi son dovuto contentare di fare qualche foto dall'esterno. Spero bene che le tregge che vi sono presenti non siano OGM; il Treggia's Blog è, notoriamente, per la Treggia Bio.
Nelle foto sopra potete vedere un furgone Fiat 900T cassonato che, come ogni buona treggia campestre che si rispetti, funge attualmente da ricettacolo d'ogni sorta di troiaio; la sua pressoché totale inaccessibilità mi ha costretto a qualche acrobazia:
Da questa enigmatica foto, si riesce quindi a sapere che il furgone apparteneva a tale sig. Giuseppe Lombardi, montatore di chissà cosa su pareti, e che la targa è FI D08... e qualcosa (la quale situa l'automezzo nell'anno del Signore 1982).
A poca distanza, ecco invece un altro cassonato del medesimo colore, che non pone nessun problema riguardo alla targa posteriore ma che risulta invece inaccessibile sul davanti. Incredibilmente, stavolta, il cassone è interamente sgombro da ciarpame vario; si tratta di un Fiat 1100T del 1978.
Per questa R4, invece, niente di niente: né targa, né davanti e né di dietro. Fedele al principio che una R4 si fotografa sempre, ho spinto al massimo lo zoom ed eccola qui nella sua candida ignotezza, di fra la recinzione. Come si può vedere, si scorgono altre tregge campestri, e a profusione; un giorno, magari, cercherò di penetrarvi con qualche accorgimento...