È una sonnacchiosa domenica mattina. Vo a comprare il pane, a un fornaio a cinquecento metri da casa; al ritorno (si immagini tutta la scena a una velocità di trenta all'ora), all'improvviso, mi sbuca davanti da una strada laterale questa cosa qui, che vedete nella foto sopra e in quella sotto.
I tempi di reazione del Treggista Militante® debbono per forza essere molto rapidi, avendo a che fare con mezzi in movimento; e la tranquilla domenica si trasforma in un inseguimento degno di un film americano. Sì, perché la Fiat 2300 Familiare che mi è passata davanti, va come le sassate; e non potrebbe essere altrimenti. Non mi scoraggio, nonostante la 2300 abbia preso un discreto vantaggio; ed ecco calare la disgrazia. Il semaforo rosso, tante volte amico del Treggista, stavolta gli gioca un brutto scherzo scattandogli proprio sul muso. Persa? Facciamo un ultimo tentativo. Scatta finalmente il verde; la vedo ancora, lontanissima, sul Lungarno dei Pioppi. Se gira in via dell'Argingrosso, la mia strada, è finita; ma tira diritta, per via dell'Isolotto. Prorompo in un grido di giubilo, perché via dell'Isolotto è senza uscita !
E, infatti, la raggiungo mentre si è fermata. Brandendo la Kodak, spiego ai due signori a bordo della vettura come mai mi sono lanciato al loro inseguimento, e questi acconsentono più che volentieri alle fotografie di rito. Mi accingo finalmente a cogliere il frutto di tanta fatica, quand'ecco che...la Kodak si è scaricata. Non si accende nemmeno. Mi ero scordato di rimetterla in carica. In uno stesso impeto, mi cascano braccia, palle e tutto il cascabile. Uno dei più classici infortuni del Treggista.
Mi direte a questo punto: e queste foto, allora?
Queste foto me le hanno spedite i proprietari della vettura, che l'hanno fotografata appositamente per me; perché il Treggista Militante® può avere anche la macchina fotografica scarica, ma ha sempre a disposizione un block notes e una penna per scrivere il proprio indirizzo di posta elettronica.
Qualche giorno dopo, infatti, mi arriva quanto segue:
" Invio come promesso alcune foto della mia Fiat 2300 familiare, uscita dalla fabbrica nel 1965.
Nel prossimo invio altre, anche con il portapacchi montato.
Saluti e auguri per la nostra passione comune.
Giuseppe."
Ecco, sì: una passione comune. E una gentilezza non comune, per la quale vorrei ringraziare Giuseppe pubblicamente, dalle righe del TB. Davanti a tutto questo, e a questa splendida autovettura conservata alla perfezione (peraltro nelle livree tipiche delle autovetture della RAI, che utilizzava le 2300 Familiari per i suoi servizi e reportages), passa in secondo piano la targa non originale: si tratta infatti di una reimmatricolazione del 1991, e di una targa nera ricostituita (con il "TO 92" iniziale, però, che riporta a solo un paio d'anni dopo l'immatricolazione originale, sempre che sia stata torinese; in pratica, la targa nera rifatta riesce qui comunque a creare un "effetto d'epoca", per chiamarlo così).