Tra "pause" e quantità attualmente enorme di fototregge in giacenza, il ritmo del TB è necessariamente lento; e la cosa, in fondo, non mi dispiace. I ritmi frenetici li lasserei altrui, come poeta il Cecco senese. Così, ad esempio, queste foto risalgono addirittura allo scorso inverno, come magari s'intuisce dalla luce decisamente crepuscolare. Ci mostrano un tardo esemplare di Alfasud Sprint, cui all'epoca avevano mutato denominazione in GTV (abbreviazione di Gran Turismo Veloce, una sigla storica per l'Alfa Romeo); propriamente, questa è una GTV 2.0, del 1983). Insomma, "Sprint", "Gran Turismo Veloce", e io, perfidamente, aspetto mesi e mesi prima di metterla nel blog; ma, filosoficamente, penso che sarà ben difficile che una qualsiasi macchina sia (stata) chiamata "Tartaruga", "Piccolo Turismo Allumacato (PTA)" o "Vappiufforteunciaìnoinsalita". Quindi rispetto i miei ritmi, le tregge che sto fotografando ora col solleone magari le vedrete con la neve, e intanto Mark B., Fabrizio e gli altri continuano a spedirmi quintalate di roba per le quali, oramai, mi ci vorrebbe il segretario. Poi, un giorno, magari arriverà Zuckerberg, farà il Treggiabook (non cambierebbe nemmeno la sigla...) e io vo in pensione. E me la dormo.