martedì 10 dicembre 2013

Dalla Val d'Aveto (1)



Tra le fortune che comporta averci una "co-Treggista Militante®" piasintëina, c'è anche quella -non indifferente!- di poter visitare estesamente le lande appenniniche che stanno alle spalle dell'estrema città emiliana; in pratica, tutte le valli e le convalli che da Piacenza salgono verso i passi che portano alla Liguria. Si tratta, a mio immodesto parere, di luoghi che sono tra i più belli di questo Paese e che, oltre ad essere stupendi, hanno una storia particolare e dura (tra lavoro in miniera, emigrazione in Francia e lotta partigiana) e sono rimasti pressoché sconosciuti. Uno di questi è la Val d'Aveto, che fu definita "la più bella del mondo" da un visitatore piuttosto notevole: Ernest Hemingway.


Il sottoscritto, naturalmente, non nutre nessunissima ambizione d'essere seppur minimamente paragonato a un simile mostro sacro della letteratura; però neppure Hemingway deve nutrire nessunissima ambizione d'essere paragonato al sottoscritto per quanto riguarda il Treggismo®. Unicuique suum, insomma; e così, mentre io e la Piasintëina percorrevamo le boscose e selvagge plaghe della Val d'Aveto, ecco che presso un pietroso casolare ci siamo imbattuti in questa Alfa Romeo Giulia Nuova Super 1300 che, tanto per ribadire la tendenza de' piacentini a considerarsi milanesi, è targata Milano. Ed è del novembre 1975.