venerdì 30 marzo 2012

Fiorin Fiorello


E' particolarmente raro, per non dire unico, che la prima foto di un post del TB rappresenti un particolare presente su un dato automezzo. La prima foto è usualmente quella frontale, la "faccia" di una macchina; ma stavolta faccio un'eccezione. Un po', sicuramente, perché si tratta di un camper. Treggisticamente parlando, non ho un'eccessiva simpatia per i camper (T1 a parte): sono automezzi spesso ripetitivi e privi di caratteristiche salienti (a parte quelli "pitturati", ma si fanno sempre più rari). I modelli-base sono sempre quelli (Transit, 238, Ducato, T2...). D'altro canto, presentano spesso targhe "esotiche" per Firenze e, come in questo caso, piccoli particolari che catturano l'attenzione. Il "fiorellone" che campeggia sulla fiancata di questo Ford Transit mi ha come intenerito, diciamo. Ma non c'è solo questo.




"Fiorin Fiorello", il camper in questione, eccolo qua. Un comune Ford Transit del 1984, letteralmente riempito di fiorelloni (specialmente sul cofano anteriore). Un camper è automezzo su cui si vanno a fare vacanze all'aria aperta, vita sana, paesaggi ameni e happy family, e quindi gli addobbi un po' hippeschi o vivalanatùra sono abbastanza frequenti. C'è da dire che questo camper completa un po' la "smazzata" di tregge di qualche tempo fa: lo vedo infatti da anni sempre nella stessa strada, e più o meno anche nello stesso posto. Quasi ovvio per un camper: è un automezzo che, di solito, viene smosso per venti giorni all'anno, e per gli altri 345 resta parcheggiato in strade larghe, spiazzi, parcheggi di ipermercati e roba del genere. Non mi ero mai deciso a scendere a fotografarlo, per una delle più gravi sindromi del Treggista: quella del "Tantostasemprelì". Poi va a finire che il bel giorno in cui ti decidi, zàc, non c'è più. Meglio forzarsi una buona volta!

Tanto più che ha una targa che merita qualche considerazione. Non tanto per la sua consistenza, ma perché è di Aosta. Una targa aostana è particolare di per sé. Prima di tutto per la presenza, unica per le targhe italiane fino al 1994, dello stemma regionale: la provincia di Aosta corrisponde all'intera regione a statuto speciale della Val d'Aosta, e lo stemma sulle targhe rappresentava esattamente questo "status" peculiare. Anche dal punto di vista assicurativo: le tariffe erano molto inferiori rispetto a quelle di altre regioni italiane, e una parte non indifferenze dei mezzi immatricolati nella provincia/regione era costituita da vasti parchi auto (tipo della vecchia SIP: qualcuno si ricorderà che, ad esempio anche a Firenze, le Pande furgonate della compagnia telefonica erano quasi tutte targate Aosta).

Le targhe aostane presentano anche un'altra curiosa particolarità, non a tutti nota. La loro numerazione cominciò regolarmente nel 1927 (il 27 novembre 1927 fu emessa, ad esempio, la targa 882 AO). Nel 1948, però, fu istituito lo statuto speciale (in origine solo per la provincia, poi dal 1970 anche per la regione) e, caso unico in Italia, la numerazione delle targhe ricominciò da 1 con l'introduzione dello stemma (la targa "AO 1" con lo stemma fu emessa il 1° ottobre 1948). Le targhe precedenti (dette "AO vecchia serie") furono tutte sostituite senza tenere conto della numerazione originale: anche questo un caso unico in Italia. Nonostante i parchi auto, le targhe AO sono sempre rimaste rade, se non rare. L'ultima, AO 232500, fu emessa il 21 luglio 1994.


Targa AO senza stemma del novembre 1932.


La prima targa (AO 1) con stemma emessa il 1° ottobre 1948.


Targa AO con stemma del 1973.


Targa motociclistica AO con stemma del 1984.

Vedete insomma che il Fiorin Fiorello camperello aostano ce ne ha date comunque, di cose interessanti da dire!