venerdì 16 marzo 2012

Requiem per un motorino (e per una targa)


L'ultima delle "foto dimenticate" presenta un motorino. Di motorini veri ce ne sono pochi nel TB: stanno perlopiù a disfarsi in garage e giardini, non più circolanti. Gli autentici ciclomotori, quelli che in Francia si chiamavano mobilettes, oramai non esistono più, o soltanto nella memoria di chi li ha conosciuti; ora ci sono "cosi" più grossi di una Kawasaki del '72, linee "avveniristiche" (tutte uguali, ovviamente), fari alogeni, computer di bordo e quant'altro. Prima, invece, "andare in motorino" significava inforcare qualcosa di più di una bicicletta dotata di un motore. Cantiamo quindi il requiem aternam al motorino con questo Gilerino trovato, appunto, dentro un giardino. Anche se fosse in piena efficienza, poi, non potrebbe circolare perché inquina (quegli altri, invece, vanno notoriamente a acqua di rose). Un requiem non soltanto per il motorino, ma anche per le "targhette", le prime mai emesse in Italia per gli scooter, che sono state messe recentemente fuorilegge. Non le vedremo più in giro, perché sono state tutte sostituite con quelle quadrate, vere e proprie targhe. A dire il vero, non ci ho mai capito nulla su come funzionasse la loro alfanumerazione (così come non ci si capisce nulla in quella attuale), ma è pur sempre qualcosa che se ne va.