mercoledì 28 marzo 2012

Le tregge NO TAV della Valsusa (3): DAL (Dauphine a Alta Lucidità)





Ci speravo sai da quanto, di trovare una Renault Dauphine in lamiera e ossa; son dovuto salire a protestare in Valsusa, per trovarne finalmente una. E quale una! Un capolavoro di Dofìn, proveniente dalla Milano del 1964 e finita chissà come sulla statale della Valsusa. Per questa vettura ci avevo una vera e propria fissazione anche da piccolo, anche perché la mia macchinina preferita era proprio una Dauphine beige della Norev, che potevo "alluvionare" liberamente in vasca da bagno perché era di plastica (e con targa 75 di Parigi). Non mi ricordo nemmeno più da quanto tempo non ne vedevo una per la strada; la Dauphine era una di quelle macchine che l'italiano medio, tutto tronfio di "stile nazionale", usualmente schifava o snobbava. Invece io la trovavo, e la trovo ancora, stupenda. Insolita, particolare, non da tutti. Sarà stato che anche allora avevo un debole per le francesi, che ancora non è certo terminato. E così, la Valsusa e le sue complicate vicende mi riservano questo lucidissimo modello, pure coi cerchioni rossi sul grigio (un accostamento cromatico che adoro). La joie au cœur!

Nota. Forse qualcuno avrà notato, ingrandendo le foto, che sul retro della vettura è presente la placca "Dauphine Alfa Romeo". Alfa Romeo? Ebbene sí. Dal 1961 al 1964, grazie a un accordo tra la Renault e l'Alfa Romeo, la Dauphine fu prodotta anche in Italia, negli stabilimenti Alfa di Portello. Si legga a tale riguardo l'articolo Wikipedia. A rigore, quindi, questa vettura sarebbe da inserire tra le varie categorie dedicate all'Alfa Romeo, ma si tratta comunque di un modello Renault.