Dopo un bel po', eccoci di ritorno con le Tregge genovesi. Mi perdonerà l'amico Fabrizio, il Treggista Militante® genovese par excellence, se per il ritorno scelgo però un "extra" provenientemi da un vecchissimo e graditissimo amico, di quelli che mi riportano davvero alla mia preistoria in Rete. Si faceva chiamare Beppe Bello, non perché fosse particolarmente avvenente (è, anzi, bruttissimo ghghghghgh :-DDD), ma perché quel "Bello" sottintendeva il suo vero cognome, che qui ovviamente non menziono per rispetto della privacy Sygnore di tutti i maly. Beppe Bello è genovese, e ha pensato bene (anzi benissimo!) di contribuire un po al TB girando per Recco (quella della famosa "Pro" di waterpolo) e cogliendo questa bellissima (questa sí!) Fiat 127 del 1976, annata in cui s'era tutti più giovani. Giocoforza è stato chiamarla Beppa; quello di dare un nome alle macchine è una sana abitudine che s'è persa, risalente a quando non le si cambiava ogni du' anni e a quando non c'erano né rottamazioni e né incentivi. La macchina era come qualcuno di famiglia, aveva un suo nome e mi ricordo ad esempio della Poldina di mio zio Dino (una Simca 1000 blé). Vecchi tempi; ma poiché siamo a Genova, mi corre l'obbligo di dire che questa Beppa di Recco ha comunque un certo "flavour" deandreiano; una Ballata della Beppa di Recco non ce l'avrei vista male, magari portata via dall'alluvione della Dolcenera, chissà. Sarà mica stata, la Beppa, la moglie di Anselmo...?
ANTROPOCENE AI TITOLI DI CODA
3 mesi fa