martedì 6 marzo 2012

La Beppa di Recco





Dopo un bel po', eccoci di ritorno con le Tregge genovesi. Mi perdonerà l'amico Fabrizio, il Treggista Militante® genovese par excellence, se per il ritorno scelgo però un "extra" provenientemi da un vecchissimo e graditissimo amico, di quelli che mi riportano davvero alla mia preistoria in Rete. Si faceva chiamare Beppe Bello, non perché fosse particolarmente avvenente (è, anzi, bruttissimo ghghghghgh :-DDD), ma perché quel "Bello" sottintendeva il suo vero cognome, che qui ovviamente non menziono per rispetto della privacy Sygnore di tutti i maly. Beppe Bello è genovese, e ha pensato bene (anzi benissimo!) di contribuire un po al TB girando per Recco (quella della famosa "Pro" di waterpolo) e cogliendo questa bellissima (questa sí!) Fiat 127 del 1976, annata in cui s'era tutti più giovani. Giocoforza è stato chiamarla Beppa; quello di dare un nome alle macchine è una sana abitudine che s'è persa, risalente a quando non le si cambiava ogni du' anni e a quando non c'erano né rottamazioni e né incentivi. La macchina era come qualcuno di famiglia, aveva un suo nome e mi ricordo ad esempio della Poldina di mio zio Dino (una Simca 1000 blé). Vecchi tempi; ma poiché siamo a Genova, mi corre l'obbligo di dire che questa Beppa di Recco ha comunque un certo "flavour" deandreiano; una Ballata della Beppa di Recco non ce l'avrei vista male, magari portata via dall'alluvione della Dolcenera, chissà. Sarà mica stata, la Beppa, la moglie di Anselmo...?