martedì 25 maggio 2010

Lasciò il segno (FF/10)



La vettura che vedete sopra è una Lancia Aprilia.

Purtroppo, a causa della ritargatura, non è possibile saperne l'anno di fabbricazione; e dalla foto non si legge nemmeno il pataccone dell'ASI, che obbligatoriamente indica tale anno. L'Aprilia fu costruita, comunque, tra il 1937 e il 1949.

Fu accolta con stupore. Presentata al salone di Parigi con il nome di Ardennes, si narra che Henry Ford fu beccato a curiosarle attorno dopo l'orario di chiusura. Severamente redarguito, ebbe a dichiarare che "era l'unica vettura esposta per la quale valesse la pena fare una figuraccia". Era famosa per i meccanismi perfetti di chiusura delle portiere (che emettevano il tipico "toc") e per un cruscotto che indicava a scalare i litri di benzina presenti nel serbatoio.

Non erano solo questi particolari. L'Aprilia era una vettura di trent'anni dopo, la si potrebbe definire anch'essa una macchina del futuro. Lasciò il segno. Se non proprio del 2000, era almeno degli anni '60 o '70. È stata probabilmente la prima compatta della storia: aveva, già nei primi esemplari usciti nel '37, un coefficiente aerodinamico di 0,47 -vale a dire identico a quello di una Golf di 1a serie, o di una Renault 5. Con il suo retro "a coda", suscitò non poche perplessità all'inizio; perplessità che svanivano immediatamente alla guida. Ovvero: svanivano immediatamente per quei pochissimi fortunati che se la potevano permettere.