Per questo post è meglio partire da alcuni dati di fatto.
1) Era una "treggia perduta". Mi era sfilata sotto il naso per mezza Firenze, senza che mi fossi mai potuto fermare a fotografarla. La prima volta addirittura sulle colline dove vado a fare uno dei giri di servizi sociali, e poi almeno due o tre volte qui in via dell'Argingrosso. Nulla da fare.
2) Le foto che qui vedete sono state scattate effettivamente a due passi da casa mia, ma non le ho fatte io.
Insomma, per "captare" finalmente questa assai sfuggente Fiat 124 familiare (parafrasando il titolo di un celebre racconto di HP Lovecraft, la si potrebbe chiamare The Shunned Car...) del 1973 c'è voluto lui, Simone, il nostro agente a Capornia. Mi manda una mail con le foto, dove mi dice testualmente: Sai, questa forse sarebbe dalle tue parti...e quando la vedo mi cascano piacevolmente le braccia. Si vede che la 124 sfuggiva soltanto a me, o forse ho perso colpevolmente l'abitudine di fare dei Treggia's Tour nel quartiere (che, credetemi, ho comunque battuto palmo a palmo, strada per strada, parcheggio per parcheggio).
Peu importe. L'importante è che ci sia, e che un Treggista di chiara fama come Simone abbia comunque intercettato la perfida e squadrata familiarona della Fiat (allora non si diceva ancora stescion uègon); la quale, fra le altre cose, copre finalmente una delle più tenaci lacune del TB, quella di una 124. Spero prima o poi di beccarne una berlina, col suo inimitabile stile sovietico che, non per niente, entusiasmò immediatamente i russi tanto da farne loro impiantare una fabbrica a Тольяттиград...
1) Era una "treggia perduta". Mi era sfilata sotto il naso per mezza Firenze, senza che mi fossi mai potuto fermare a fotografarla. La prima volta addirittura sulle colline dove vado a fare uno dei giri di servizi sociali, e poi almeno due o tre volte qui in via dell'Argingrosso. Nulla da fare.
2) Le foto che qui vedete sono state scattate effettivamente a due passi da casa mia, ma non le ho fatte io.
Insomma, per "captare" finalmente questa assai sfuggente Fiat 124 familiare (parafrasando il titolo di un celebre racconto di HP Lovecraft, la si potrebbe chiamare The Shunned Car...) del 1973 c'è voluto lui, Simone, il nostro agente a Capornia. Mi manda una mail con le foto, dove mi dice testualmente: Sai, questa forse sarebbe dalle tue parti...e quando la vedo mi cascano piacevolmente le braccia. Si vede che la 124 sfuggiva soltanto a me, o forse ho perso colpevolmente l'abitudine di fare dei Treggia's Tour nel quartiere (che, credetemi, ho comunque battuto palmo a palmo, strada per strada, parcheggio per parcheggio).
Peu importe. L'importante è che ci sia, e che un Treggista di chiara fama come Simone abbia comunque intercettato la perfida e squadrata familiarona della Fiat (allora non si diceva ancora stescion uègon); la quale, fra le altre cose, copre finalmente una delle più tenaci lacune del TB, quella di una 124. Spero prima o poi di beccarne una berlina, col suo inimitabile stile sovietico che, non per niente, entusiasmò immediatamente i russi tanto da farne loro impiantare una fabbrica a Тольяттиград...