domenica 16 maggio 2010

Tripalium



Tripalium è antica parola che indicava una crudele forma di tortura: quella di legare il condannato ad una struttura composta da due pali messi a X, e da un terzo palo verticale. Al tutto, poi, veniva dato fuoco -condannato compreso, ovviamente. Da questa parola latina derivano termini quali travaglio, le parole per "lavoro" nelle lingue iberiche (spagnolo trabajo, portoghese trabalho e catalano treball) ed anche, attraverso il normanno, l'inglese per "viaggio" (travel) inteso come cosa lunga e penosa. Insomma, per farla breve: il "lavoro" ed il "viaggio" sono stati percepiti come forme di tortura. Immaginatevi voi questo vecchio camion, che di per sé lavora e viaggia. Nel TB non ci sono molti "mezzi da lavoro". Trovarne di vecchi non è semplice. Come coloro che se ne servono, sono usati e buttati via. Ogni tanto, in angoli riposti, capita di trovarne uno, treggia delle tregge, senza che nessuno ci faccia caso; possono esistere le auto d'epoca, sì, ma i camion d'epoca hanno scarsa cittadinanza. Non se ne vedrà mai uno con il pataccone dell'ASI. Servono a lavorare, a tripaliare, e basta. Beh, il TB però non gira mai il capino da una parte; anche perché sua principale funzione è quella di raccontare un po' 'sto mondaccio di merda con la scusa di alcuni mezzi meccanici. Industrial Vehicles Corporation, questo vorrebbe dire "IVECO"; e dietro quella pomposa sigla in inglisc', sveglie all'alba, fatica, tute sporche, salari forse da fame, sudore, e un calcio in culo quando non sei più buono. Così all'essere umano come al camion. Per questo se ne trovano così pochi.