Nel 1972, quando veniva immatricolato questo stupefacente Mezzosacco Abarth giallo e nero, la Jugoslavia c'era ancora, c'erano i grani č ari, c'era Josip Broz detto Tito, e a Gorizia (come a Trieste) c'erano gli jughi che venivano a fare la spesa in Italia e gli italiani che andavano a fare benzina dall'altra parte. C'erano, e ci sono ancora, Gorizia da una parte e Nova Gorica dall'altra; si passava una recinzione che poi, tempo dopo, qualcuno definì un "muro" e si veniva accolti da scritte del tipo mi gradimo socializam ("costruiamo il socialismo"). Tutto un mondo che non c'è più. Spazzato via, magari con qualche centinaio di migliaia di morti; cosa volete che sia. Nazionalismi, armi, pulizie etniche, deutsche Mark e fascismi vari; la 500 Abarth gialla e nera c'è ancora. La Goricanka, si pronuncia gorizzànca. Posti strani, posti tragici anche nel vedere una semplice targa.