Il titolo del post non ha nulla a che vedere con il mese in cui è stata scattata questa foto. Non so in quale mese sia stata presa, anche perché non la ho fatta io: la ha fatta Simone B., con cui, pochi giorni fa, c'è stata una clamorosa e graditissima agnizione in mezzo di strada, dalle parti di Porta Romana. E così si ricomincia anche con una delle più sentite caratteristiche del TB, quella che d'ora in poi chiamerò Cooperativa Treggisti. In effetti, il TB ha contribuito a far venire allo scoperto non pochi "colleghi", alcuni dei quali sono diventati figure familiari e storiche al tempo stesso (si pensi alla Dora, a Mark B., ai Caporniani, a Fabrizio il Genovese e tanti altri).
Ma torniamo al nostro Luglio. Sì, perché per questa Alfa Romeo Alfetta GTV (che, come specifica Simone, si trova "semiabbandonata nel piazzale di un'officina a Sesto Fiorentino"), il Treggista Militante® e il frequentatore del TB non hanno bisogno di andare a controllare su nessun database di immatricolazioni. Basta guardare la targa per capire a quale razza di data storica siamo davanti, qui:
Ebbene sì: siamo al 17 luglio 1979. Il 17 luglio 1979 è una data sacra per i Treggisti fiorentini: è il giorno in cui è stata emessa FI A00000, la milionesima targa fiorentina. E l'Alfetta GTV semiabbandonata a Sesto è, con tutta probabilità, l'unica superstite conosciuta di quel fatidico giorno di oltre 35 anni fa; si possono immaginare, per questa vettura targata FI A00002, poche ore (o, forse, addirittura pochi minuti) dopo l'emissione della milionesima. E fa davvero dispiacere vederla ferma, anche perché le sue condizioni esterne sembrano ottime (non ha nemmeno le classiche ruote sgonfie della macchina lasciata al suo destino).
E, allora, luglio per luglio, bisognerà ricorrere per forza di cose alla famosa canzone di Riccardo Del Turco, che è fiorentino e che ha sintetizzato alla perfezione i sentimenti di ogni Treggista riguardo al bene che si vuole a quel lontano luglio in cui il qui presente, ohimé, stava per compiere l'età di sedici anni. La canzone è, peraltro, del 1968.