La si era intravista anche nel post precedente: quella mattina di gennaio al Piazzale, come dire, si dovevano essere date appuntamento, queste sophisticated ladies di Giulie Spider 1600. Un concentrato di classicità: quella rossa fiammante e quella grigia (ma con gli interni rossi: l'accoppiata tra grigio e rosso è un simbolo degli anni '50 e '60, la si vedeva anche sulle utilitarie come la 500 e la 600 e fa ancora, va detto, un grosso effetto cromatico).
Se la Rossa ancora doveva fare, all'epoca, i suoi cinquant'anni, la Grigia li aveva invece già compiuti: è stata immatricolata il 1° aprile 1963. Ha qualche mese più di me, insomma, e difendo la categoria. Una signora della mia età in queste condizioni, come dire, fa letteralmente scomparire la povera pischellina del cavolo. Non c'è nulla da fare. Ne avete ancora di strada da fare, giovincelle.
"...et la petite pisseuse d'en face peut bien aller se rhabiller", cantava tonton Georges, vale a dire Georges Brassens, a proposito del suo amore d'una vita. Così, a commento di questo post, penso che Saturne ci stia proprio bene: Je sais par cœur toutes tes graces, et pour me le faire oublier, il faudra que Saturne en fasse de tour d'horloge, de sablier... E così, le macchinette di ora, pure le Giuliette marchionnate e computerizzate, ne avranno da macinarne di chilometri, di anni e di spottini pubblicitari del cavolo. Poerallòro!