I volumi fotografici di Firenze com'era editi dalla casa editrice Pendragon sono, e sarà bene dirlo subito, un'autentica miniera di tregge; se ne avrà a riparlare piuttosto spesso, come sarà bene che, prima o poi, mi compri uno scanner. Per questo primo "contatto" con quei volumi, mi sono arrangiato fotografando le pagine; il problema è che, essendo stampati su carta patinata riflettente, le foto non sono gran ché. Questa è quella che è venuta meglio, e mi sembra sufficientemente chiara ad illustrare una perfetta scena di vita qualsiasi nel centro di Firenze ancora libero allo scarso traffico.
L'Alfa Romeo Giulietta che si vede procedere a diritto sembra nuova di pacca, e altro non si può dire di lei che è stata immatricolata tra il 1° gennaio e il 17 luglio 1957. (Il 17 luglio: vi dice nulla questa data? Sembra essere la data-feticcio delle tregge fiorentine, dato che il 17 luglio 1957 fu emessa la targa FI 100000 e il 17 luglio 1979 la FI A00000). Quindi, a giudicare dall'abbigliamento del pedone e dalla lucentezza della vettura, credo non sia di fuori situare questa scena di vita quotidiana fiorentina al tardo autunno del 1957. Traffico "congestionato" di 57 anni fa all'incrocio tra Via Tornabuoni, via della Spada (dove si dirige la Giulietta), e via della Vigna Nuova, da dove proviene l'autobus della linea 6 "Via Villari-Legnaia", e del quale purtroppo non si legge la targa. Per ora, comunque, sembra essere l'autobus dell'ATAF più vecchio colto dal TB, e magari qualche lettore scafato mi saprà dire pure il modello.
Le fotografie parlano; mi sostiene parecchio il pensiero che, tra cinquant'anni quando sarò stracatamorto, il materiale del TB potrà servire come testimonianza della vita quotidiana a Firenze (e non solo) di tempi remoti, con tregge di cento e rotti anni prima. A volte, inutile negarlo, mi sento una sorta di fermatempo; come lo è stato chi, nel '57 o giù di lì, ha ritratto, chissà per quale motivo, questa scena apparentemente banale. Una macchina e un autobus che passa: sarà stato un treggista ante-litteram? Me lo immagino quasi munito di macchina fotografica dell'epoca e di album, e allora non sarà stato difficile trovare nemmeno le targhe FI a quattro cifre, i fantasmi di qualsiasi treggista fiorentino...
In via della Vigna Nuova sta svoltando (la si vede sull'estrema sinistra della foto, accanto all'autobus) anche quella che ha tutta l'aria di essere una Fiat 1100. La foto ci dice anche che, a quell'epoca, il 6 faceva capolinea in via Pasquale Villari, nella zona di Piazza Alberti dove tuttora ha una fermata (in via Scipione Ammirato quasi all'angolo proprio con via Villari). Ancora non si poteva parlare di Via Novelli dove fa capolinea ora, davanti alla scuola media Mazzanti dove, peraltro, sono andato pure io; via Novelli non c'era. Tutta campagna, come si suol dire. C'era probabilmente solo il 10 che saliva a Settignano passando per una Coverciano che doveva essere ancora non dissimile da quell' Ager Corbicianus, o Corficianus del Medioevo, vale a dire la "campagna della famiglia Corbizzi". Io sono nato lì, quando la campagna si stava facendo città.
Questo post ha, e aridaje, un titolo "gucciniano", e di quelli a palla. Ma visto l'andazzo che ha preso, e anche considerando che l'omonima canzone di Guccini potrebbe facilmente indurre al suicidio gli animi più sensibili, ricorro ad un evergreen. E quale potrebbe essere, se non...?
Aggiornamento 18/10. Interviene Mark B., che, con la sua consueta e ferrea precisione specifica che l'autobus sarebbe un Lancia Esatau. Ma Mark non si contenta di questo, e precisa anche che "dovrebbe appartenere a una serie tra FI 57900 e FI 57950". Saremmo quindi, come immatricolazione, tra il 7 marzo e il 10 aprile 1952. Mi ci voglio immaginare sopra mio zio Dino, che faceva il bigliettajo dell'ATAF.