Oltrepassata la soglia psicologica dei 189 post annui, in questi due ultimi giorni del 2013 il Treggia's Blog "naviga a vista", ritenendo anche che sia il modo migliore per augurare un buon 2014 a tutti coloro che lo seguono e vi partecipano attivamente. Sinceramente, non sono un tipo da cartellini con le campanelline spediti singolarmente, per posta o elettronicamente; preferisco spedire tregge.
Con tutta probabilità, questo sarà l'ultimo post alluvionato del 2013. Dovrò rifare la "scorta" con le ricerche in rete, perché è anche l'ultima foto dell'alluvione del '66 che mi era rimasta. Una foto del tutto particolare, perché stavolta i fiorentini riconosceranno benissimo la strada invasa dall'Arno, con la chiesa di San Salvi in fondo: si tratta di via Tito Speri, famosa anche per lo studente che salì sul tetto di casa, il 27 ottobre 1954, per raccogliere la misteriosa lanugine lasciata dagli UFO e immortalata anche in una canzone dei Litfiba.
Qui, naturalmente, non è questione di extraterrestri. Siamo invece, per così dire, al limite della Firenze alluvionata. L'acqua arrivò pochi metri oltre, alla Filarocca; abbastanza per non alluvionarmi la casa dove abitavo in quei giorni lontani, ancora bambino piccolo. Emmenomale. Nonostante il limite estremo, per la povera via Tito Speri non fu comunque affar di poco, almeno a giudicare dalla macchina a destra, di cui spunta solo il tetto. In quei giorni i fiorentini si accorsero orrendamente dei dislivelli delle strade, impercettibili in condizioni normali: l'Ape in primo piano ha infatti l'acqua solo poco più in su delle ruote!