lunedì 12 aprile 2010

Milleottocento




Ancora da Giulio, una treggia "retrodatata" come contributo per il TB. Ho come un vaghissimo sospetto che dovesse essere il 10 luglio 2006 quando questa poderosa Fiat 1800 (del 1960, mica storie!) è stata da lui, o da chi per lui, fotografata sotto il solleone estivo, con tanto di gomma anteriore sinistra sgonfia e quindi, presumibilmente, abbandonata o quantomeno non usata.

Sono passati quattro anni, e quindi non è dato sapere se la Milleotto sia stata -Manitù non voglia!- ridotta a un cubo oppure che qualcuno l'abbia rimessa in sesto e ci giri. Certo che mandare allo sfascio una vettura del genere sarebbe un atto criminale, oltre che abbastanza scriteriato: a suo tempo fu l'ammiraglia della Fiat, se ne servivano ministri e alti prelati, e ha un valore considerevole. Mi auguro quindi che abbia trovato qualcuno che l'abbia riattata e rispedita a rombare per le strade.

La Milleottocento. Volendo, ha un aspetto ottocentesco. Pesante, dignitosa, severa, ci fa ricordare che il termine "berlina" è nato per le carrozze. In mezzo a mari di Cinquecento e di Seicento, simboleggiava l'inarrivabile per l'italiano medio degli anni del boom; al massimo, poteva essere l'auto affittata a caro prezzo per il matrimonio. Probabilmente, in anni in cui non esistevano preoccupazioni energetiche, faceva dieci centimetri con un litro. Milleottocento, ma quel che è venuto nel Duemila lo fa rimpiangere.