mercoledì 14 aprile 2010

Treggia's Night (4, fine)


E, alla fine, ecco la meravigliosa incoerenza d'ogni cosa, ché soltanto l'incoerenza è vitale mentre tutte le coerenze sono state capaci di produrre soltanto morte. Una Volvo Polar, con la targa mezza cancellata e un non meglio precisato "1612" sulla fiancata. La Volvo Polar è stata una delle macchine più gettonate per la trasformazione in carri funebri, e in effetti già di per sé sembra un carro funebre. Incoerentemente, e Lei se n'è accorta, per questo mio ultimo post di questa Notte di Tregge è stata fotografata sotto un bel sole mattutino, radioso, splendente. La paura di morire fa parte di noi, perché ha a che fare con l'ineluttabile; ci occupiamo di cacciarla via, e a volte escogitiamo espedienti che, pur perfettamente inutili, sono però divertenti.

Si alza, saluta e se ne va. Mi ha ripreso lo sfinimento e torno a dormire. E non abbiate timore: questo, se vi piace, è sempre il Treggia's Blog e non ha nessuna intenzione di cambiare. Avevo da mettere un po' di foto scempie, e ho pensato di farlo -per una volta- dando campo libero a quel che ci avevo dentro. Lei tornerà senz'altro, periodicamente, fino al momento in cui deciderà di arrivare senza darmi modo di inserire tregge nel blog, né di fare alcunché d'altro. Stanotte si è sorbita una Panda, una 126, un'A 112 e una Polar. Sento i rumori della città che, piano piano, aumentano...

E in questo istante sento fortemente
Che un po' di tutto il mondo è dentro me;
Ne sono certo, non v'importa niente
E quindi vado al bar per un caffé.

(Fine).